Cronaca locale

Esplosione della caldaia crolla alloggio del custode Sei ustionati, due gravi

Ricoverati con bruciature sul 40 per cento del corpo il guardiano del Gambia e un suo connazionale

Esplosione della caldaia crolla alloggio del custode Sei ustionati, due gravi

Giornata di esplosioni e di tragedie fortunatamente solo sfiorate ieri nel Milanese. Alle 4.59, pare per una fuga di gas, è letteralmente scoppiato un appartamento al quinto e ultimo piano di uno stabile in via Villoresi a Sesto San Giovanni. Cinque i feriti, tra cui il 73enne che abita solo nella casa dove c'è stata la perdita. Nessuno però è in pericolo di vita.

Decisamente più gravi le condizioni di almeno tre dei sei feriti coinvolti in un altro scoppio avvenuto qualche ora più tardi, intorno alle 10, al kartodromo di Rozzano, in via Curiel. A detonare - causando una coltre di fumo visibile a chilometri di distanza - è stata la caldaia esterna a una struttura a un piano adibita a uffici e dotata di una piccola abitazione per il custode. A stabilirlo sono stati i rilievi dei vigili del fuoco e dei carabinieri della tenenza del centro alle porte di Milano, che hanno constatato rilevanti danni all'edificio praticamente distrutto.

Un uomo di 53 anni, barista della pista outdoor, in queste ore è ricoverato al reparto di rianimazione del Niguarda con il 18% del volto e del capo ustionati. L'uomo, che ha raggiunto l'ospedale grazie all'elisoccorso del 118, è stato intubato ma pare non corra pericolo di vita.

Molto più preoccupanti invece le condizioni di altri due uomini coinvolti nell'esplosione e portati alla clinica Humanitas in attesa di essere trasferiti al Centro grandi ustionati dell'ospedale Maggiore di Parma. Si tratta del custode della struttura, un gambiano di 46 anni e di un suo ospite e connazionale 44enne. Entrambi hanno il 40% del corpo ustionato e fratture piuttosto serie alla teca cranica. Sono tre, invece, i pazienti meno gravi transitati sempre all'area emergenze dell'Humanitas, dove i medici hanno rilevato bruciature sul 23% della loro pelle. Anche loro attendono di essere trasferiti nei reparti specializzati dell'ospedale di Parma o di quello di Cesena.

Dai primi accertamenti è emerso che anche in questo caso una fuga di gas potrebbe essere all'origine dei fatti, ma sono in corso indagini.

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