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Si fa una foto con l'amica, poi la strangola: incastrata dal selfie

La 21enne è stata riconosciuta colpevole di omicidio: a incastrarla la foto con l’amica in cui si vede la cintura che userà per strangolarla

Si fa una foto con l'amica, poi la strangola: incastrata dal selfie

Un selfie sorridente in compagnia dell'amica. Una foto per immortalare un momeno spensierato. Poco dopo, però, un crudele omicidio. Cheyenne Rose Antoine ha strangolato l'amica con la cintura che indossava proprio in quella foto. La 21enne è stata incriminata per omicidio e a incastrarla è stato quel selfie pubblicato sul suo profilo Facebook.

L'episodio è avvenuto nel 2015 ma solo ora la 21enne è stata condannata per l’omicidio dell'amica 18enne Brittney Garol. Le due erano solite scattarsi delle foto e postarle sui social. Ed è stato proprio quell'ultimo post, pubblicato poche ore prima del delitto, a incastrare Cheyenne Rose Antoine. Nella foto infatti si intravede la cintura con la quale è stata strangolata l'amica.

Cheyenne ha raccontato alla polizia di essere stata ubriaca, di aver fumato marijuana e di aver litigato con Brittney. Poi un colpo di testa e la cintura indossata è diventata un'arma per strangolare Brittney. Inizialmente la 21enne aveva riferito una versione diversa della storia: aveva dichiarato di aver lasciato l'amica insieme a un uomo, dopo una serata trascorsa in giro per locali.

Ma il social network ha aiutato le forze dell'ordine a tracciare i movimenti delle ragazze. La 21enne ha tentato di depistare le indagini pubblicando, subito dopo l'omicidio, un messaggio in cui sembrava distrutta per la scomparsa dell'amica.

Ora Cheyenne Rose Antoine è stata riconosciuta colpevole di omicidio e condannata a sette anni di carcere.

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