Elezioni Politiche 2018

Gentiloni: "Mi candido nel collegio Roma 1"

Il premier Paolo Gentiloni ha deciso di candidarsi nell'uninominale di Roma1 alla Camera. Di fatto si candiderà proprio nel collegio di "casa"

Gentiloni: "Mi candido nel collegio Roma 1"

Il premier Paolo Gentiloni ha deciso di candidarsi nell'uninominale di Roma1 alla Camera. Di fatto si candiderà proprio nel collegio di "casa": "Ho deciso di candidarmi nel Collegio uninominale di Roma 1 alla Camera dei Deputati, accettando la proposta del mio partito. Spero di contribuire al risultato del Pd e della coalizione con le liste Più Europa, Civica Popolare e Insieme". Poi parla della sua sfida elettorale: "Il Collegio Roma 1 - spiega Gentiloni - non è considerato un Collegio 'sicuro'. Di sicuro però è la parte della città in cui abito da una vita e dove (momentaneamente) lavoro. Rappresentarla in Parlamento sarebbe una responsabilità e un onore".

"Mi candido . aggiunge - al centro di Roma, in una delle aree più belle e amate del mondo. L'area dei rioni storici del Centro e di quartieri che definiscono l'identità della città, da Trastevere a Prati a Testaccio e altri ancora. Alla grande bellezza sono associati, come ovunque nella Capitale, diversi problemi. La qualità e la pulizia delle strade; l'impatto del turismo, ricchezza da ben governare; le difficoltà di molti residenti, specie più anziani. La sofferenza e il disagio. Bisogna affrontare con spirito di collaborazione questi problemi. E bisogna investire sul ruolo di Roma grande capitale universale, metropoli che lavora e che merita di essere motore di modernità e innovazione". Di fatto la candidatura nell'uninominale, come ha ricordato ilGiornale, potrebbe essere

html" data-ga4-click-event-target="internal">una sorta di trappola per il premier che dovrà affrontare i suoi avversari in uno scontro diretto che potrebbe però attrarre anche i voti dell'antipolitica e il voto su Gentiloni diventerebbe una sorta di referendum sul governo che di solito in fase elettorale deve fare i conti con le critiche e con un elettorato che mette in discussione le scelte fatte dall'esecutivo.

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