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Migranti, il piano di Forza Italia: "Ecco perché è nata l'emergenza"

Gli azzurri ricostruiscono le cause dell'emergenza immigrazione: "Col Cav al governo 14mila sbarchi. Con Renzi 170mila"

Migranti, il piano di Forza Italia: "Ecco perché è nata l'emergenza"

Tra i temi più caldi della campagna elettorale per il voto del prossimo 4 marzo c'è l'emergenza immigrazione. È uno dei punti più importanti che dovrà affrontare il prossimo esecutivo. E così con una clip pubblicata sulla pagina Facebook di Silvio Berlusconi, Forza Italia spiega come è nata davvero questa emergenza che ha portato migliaia di immigrati a sbracare sulle coste italiane. In primo luogo viene sottolineato come durante il governo Berlusconi nel 2003 e con l'adizione del Regolamento di Dublino 2, gli sbarchi furono contenuti, attestandosi a 14.331.

Nel 2013 invece con l'adozione del Regolamento di Dublino 3 da parte del governo Letta, gli sbarchi arrivarono già a quota 42.925. Di fatto i regolamenti di Dublino sono chiari e impongono al primo Paese di arrivo il compito di occuparsi della domanda di asilo politica e dell'accoglienza di chi arriva. E qui Forza Italia spiega dove è mato il vero danno per l'Italia. Si arriova al 2014 e al governo Renzi. Scatta in quel periodo l'operazione Triton che sostituisce la Mare Nostrum. Risultato? 170mila sbarchi. E da dove arriva questo aumento? Anche su questo punto la clip postata dal Cavaliere è chiara: "Il governo Renzi ha accettato che tutti i migranti salvati dalle navi dell'Europa sbarcassero esclusivamente nei porti italiani e assegnati al nostro Paese in deroga alle leggi del mare e senza opttenere la prevista revisione del trattato di Dublino". Insomma con il governo a guida Renzi l'Italia è diventata una sorta di "grande porto" che ha accolto tutti i migranti in partenza dal Nord Africa. Una scelta, quella dell'esecutivo Renzi, che stiamo ancora pagando. E lo stesso Berlusconi ha spiegato la sua ricetta per fermare gli sbarchi: "Fermare gli imbarchi dai paesi costieri. Scappa dalla guerra solo il 5% dei migranti arrivati in Italia, tutti gli altri con mezzi civili e militari dobbiamo riportarli a casa loro perché non possiamo mantenerli". Per quanto riguarda il diritto della difesa "non puoi difenderti solo se è notte", magari proprio da "quei migranti che hanno fame e sono feroci". Infine afferma: "Fermare gli imbarchi di migranti dai Paesi costieri come avevamo fatto nel 2010.

Soltanto il 5 per cento dei 600mila migranti che ci sono in Italia ha il diritto allo status da rifugiato: tutti gli altri a poco a poco dobbiamo rimandarli nei Paesi di origine con mezzi civili e militari perchè non siamo in grado di mantenere il loro lavoro e benessere".

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