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Milano, bimba aggredita da babygang rom. Paura nel parco in mano alle bande straniere

La piccola passeggiava con la mamma. Anche a scuola aveva subito i bulli

Milano, bimba aggredita da babygang rom. Paura nel parco in mano alle bande straniere

Era già stata - due anni fa, quando ancora frequentava la quinta elementare - piccola e indifesa vittima di svariati atti di bullismo all'interno dell'istituto da parte di giovanissimi studenti extracomunitari, in particolare rom, che frequentano il suo quartiere, tra via Mecenate e l'Ortomercato. Allora, per reazione, aveva manifestato atteggiamenti di autolesionismo, parlando addirittura di suicidio ad appena 10 anni e respingendo con terrore l'idea di far ritorno a scuola. Alcune settimane fa, all'interno del parco Alessandrini, sono stati sempre un branco di ragazzini di etnia rom ad aggredirla selvaggiamente mentre passeggiava al parco Alessandrini con la madre. Bambini di 6-7 anni, dileguatisi nel nulla dopo averla spinta, trattenuta a terra e riempita di calci e pugni. Obbligando non solo la polizia e le ambulanze a intervenire e i genitori a denunciare il fatto, ma anche il pronto soccorso pediatrico della clinica De Marchi, dove la piccola è stata soccorsa, a mandare un medico legale con il compito di fare visita alla sua famiglia per accertare che padre e madre (ovviamente imbarazzatissimi) non fossero in realtà i veri responsabili di tutti quei graffi e quegli ematomi per i quali la loro piccola era stata sottoposta anche alla Tac.

«Due anni fa, davanti a quegli atti di bullismo, ero intervenuta, molto civilmente, davanti alla scuola per parlare con i genitori dei ragazzi che tormentavano la bambina affinché sapessero che i figli erano responsabili di veri e propri reati e li esortassero a smetterla. Per tutta risposta gli adulti mi hanno insultata brutalmente e minacciata di morte davanti a mia figlia. Abbiamo scoperto infatti che uno dei picchiatori non solo frequenta lo stesso istituto scolastico, nelle vicinanze di casa nostra, ma che si trova addirittura nella classe adiacente a quella di nostra figlia». È una cittadina italiana di 49 anni, madre di una bimba undicenne, a parlarci di quanto accade al parco Alessandrini. Dove, ci spiega, «branchi d'individui, minori e adulti, molti dei quali rom, imperversano arroganti e prepotenti arrecando danni a cose e persone e terrorizzano i più deboli in barba alle leggi che non vengono rispettate concorrendo ad aumentare progressivamente il degrado sociale della nostra città di cui, sinceramente, comincio a non sentirmi più parte».

E conclude, sconsolata: «I residenti, quando ne hanno il fegato, si lamentano invano; gli anziani hanno paura a uscire di casa, noi genitori siamo indifesi». «Ho segnalato questa vicenda perchè questo quartiere è diventato ad alto rischio - spiega Riccardo De Corato consigliere regionale di Fdi - Il parco Alessandrini è stato videosorvegliato e recintato ma deve esserci qualcuno pronto a intervenire.

Invece quel parco è abbandonato, nessuno va a verificare se accade un fatto di violenza. Noi al parco delle Cave, la più grande area verde videsorvegliata in Italia, abbiamo messo una control-room nel parco con agenti che controllano»

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