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Le azzurre non scendono dal podio: Brignone terza

Maria Rosa Quario

San Vigilio di Marebbe La serie continua, le gigantesse azzurre non scendono dal podio, con la bellissima gara di Kronplatz siamo a quattordici negli ultimi 11 giganti. Ieri a sorridere nelle foto delle prime tre è, per la ventitreesima volta in carriera, Federica Brignone che fa due passi indietro rispetto all'anno scorso, quando qui vinse, ma è l'eroina della giornata visto che negli ultimi tre giorni era stata a letto con la febbre. Affrontare la Erta con le gambe molli non è proprio quello che i medici consigliano a chi è sotto antibiotici, ma con il cuore e con la testa, sulla pista che nel 2017 diede la svolta alla sua stagione, Fede ha centrato l'obiettivo, battuta solo da una super Rebensburg, al rientro dopo uno stop di due settimane e dalla sorpresa norvegese Mowinckel.

«Prima del via ho eliminato dalla mia testa l'idea di essere malata, ho dato il 100% su una pista che amo molto, magari potessimo fare tutte le gare in condizioni così belle!» ha detto Fede, finita 22/100 davanti a Marta Bassino, quarta e al miglior risultato dell'inverno: un bel sospiro di sollievo dopo un inizio stagione che la piemontese sperava decisamente migliore. Ancora Italia nelle prime dieci con Irene Curtoni, ottava, risultato che non dovrebbe bastarle per entrare nel quartetto olimpico, visto che con Brignone e Bassino in Corea dovrebbero correre Manuela Moelgg, respinta anche questa volta dalla pista di casa (15° posto per lei) e Sofia Goggia, ieri assente. Prima dell'appuntamento con le medaglie resta un gigante, in programma sabato prossimo a Lenzerheide, ma le scelte dovrebbero essere fatte.

Delusione invece per gli uomini, nello speciale di Schladming: Manfred Moelgg ha chiuso quinto, mentre Stefano Gross settimo. Dopo la prima manche partivano rispettivamente dalla quarta e dalla terza posizione. Lo slalom è andato all'austriaco Marcel Hirscher: con questa vittoria - la 54esima in carriera - eguaglia il record del suo connazionale Hermann Maier.

Secondo il norvegese Kristoffersen, terzo lo svizzero Yule.

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