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Nadal si arrende all'anca: il tennis perde i pezzi

Lo spagnolo infortunato lancia l'allarme: "Superfici troppo dure, ci giochiamo il nostro futuro"

Nadal si arrende all'anca: il tennis perde i pezzi

Rafa Nadal non è uno che si ritira, e soprattutto non è uno che si lamenta. A Melbourne Rafa Nadal invece si è ritirato nel match dei quarti contro Cilic sullo 0-2 del quinto set per un problema all'anca e, dopo aver fatto come sempre i complimenti all'avversario, questa volta si è lamentato un po': «Chi governa il circuito dovrebbe pensare un po' a cosa sta succedendo, alla nostra salute. Non con la prospettiva di adesso, quando stiamo giocando, ma con una prospettiva futura, perché c'è vita dopo il tennis. Non so cosa ci succederà in futuro se continueremo a giocare su queste superfici così dure...».

Ecco, il problema è questo: 2018, fuga dal tennis. Di campioni sempre più malconci, il che - se non si sta attenti - potrebbe provocare un effetto a catena su spettatori e sponsor. Perché se è vero che si tratta di un business in grandissima salute, ci si mette poco ad ammaccare il giocattolo. E d'altronde gli ultimi due anni raccontano tutto: il 2017 è stato l'anno del grande ritorno di Federer, dopo però aver vissuto uno stop di mesi per colpa della schiena. È stato anche l'anno di Nadal, che si è preso due Slam con il ginocchio a mezzo servizio. Ma è stato anche l'anno in cui il resto del mondo - i grandi rivali del dinamico duo - è sparito progressivamente causa visite in infermeria.

Così adesso la situazione attuale vede ai box o quasi il gotha della racchetta: Nadal, appunto, in attesa di risonanza magnetica; e poi Djokovic, che tornato proprio in Australia ha detto che probabilmente si fermerà ancora un po' per cercare di guarire il gomito; e ancora Murray, operato all'anca, Nishikori, Raonic e Wawrinka. Assenti o presenti per onor di firma in un tabellone sempre più per quasi carneadi (la prima semifinale, per dire, vedrà Cilic affrontare il britannico Edmund). Ed è vero che se al tennis serve un ricambio generazionale, farlo per eliminazione fisica sembra davvero troppo.

Dunque: si gioca moltissimo, si gioca con materiali portati all'eccesso e su campi sempre più al limite: «In troppi si stanno infortunando», chiosa Rafa. E se gli organizzatori sempre più pieni di soldi sembra non vogliano accorgersene, d'altro canto si segnala un inizio di rivolta dei giocatori che chiedono maggiori fette della torta per far sì che chi vive oltre i primi 20 del ranking possa esistere dignitosamente senza dover sobbarcarsi tour de force per mantenersi. Minacciando, per ora sottovoce, un futuro sciopero. In pratica, riassumendo: il tennis è in piena salute, i tennisti no. Fosse il contrario sarebbe molto meglio.

Risultati e programma. Quarti uomini: Edmund b. Dimitrov 6-4, 3-6, 6-3, 6-4; Cilic b Nadal 3-6, 6-3, 6-7, 6-2, 2-0 rit.; giocato nella notte Chung-Sandgren; stamattina h.9 Federer-Berdych (diretta Eurosport 1). Quarti donne: Mertens-Svitolina 6-4, 6-0; Wozniacki-Suarez Navarro 6-0, 6-7, 6-2.

Nella notte: Kerber-Keys, Halep-Pliskova.

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