Cronaca locale

Uno sfregio alla memoria e i partiti si dividono

Oltraggio alla pietra d'inciampo del deportato Angelo Fiocchi. Scontro fra Lega e Pd

È stata posata sabato e subito danneggiata la pietra d'inciampo che ricorda Angelo Fiocchi, operaio dell'Alfa Romeno deportato per aver organizzato gli scioperi del 1944. L'oltraggio è stato condannato dalle istituzioni, a partire dal sindaco Beppe Sala: «Chi sfregia le pietre d'inciampo disonora Milano e i suoi cittadini. Non ci piegheremo mai di fronte a chi vuole cancellare la nostra Memoria». La Comunità ebraica di Milano ha diffuso una nota ufficiale sull'oltraggio: «Questi graffi alla pietra di Angelo Fiocchi - si legge - sono degli sfregi alla storia e alla Memoria. Chi ha compiuto questo grave gesto che colpisce chi non c'è più, merita la condanna più dura perché chi attacca la Memoria della deportazione ha nel cuore l'idea di ripeterla». I partiti si sono divisi nel valutare il clima che avrebbe incoraggiato lo scempio. «Non dimentichiamo mai che i peggiori fantasmi del passato possono tornare - ha commentato la vicepresidente del Pd Barbara Pollastrini - so che Milano ha le energie e gli antidoti per reagire e isolare nuovi fascismi e razzismi». E Pietro, segretario del Pd di Milano e capolista alle regionali, ha evocato chiaramente le polemiche dei giorni scorsi sul razzismo: «Il clima di odio e l'uso di parole d'ordine su cui si è fondata l'ideologia razzista e discriminatoria che anche la Cei ha condannato - ha detto - fanno da cornice all'ennesimo atto di barbarie contro la memoria dei vivi». Una lettura duramente contestata dalla Lega. «Affermazioni patetiche» ha reagito il consigliere comunale Max Bastoni, che ha parlato di un «evidente tentativo di strumentalizzare la Giornata della memoria per fini elettorali». Il segretario regionale della Lega, Paolo Grimoldi, ha individuato una matrice ben precisa: «Il clima di odio a Milano verso la comunità ebraica, verso Israele e verso la storia del popolo ebraico - ha detto - viene fomentato da alcuni estremisti immigrati islamici che da settimane insultano Israele e la sua bandiera, insultano il popolo israeliano, manifestando nelle piazze milanesi con slogan antisemiti, contornati spesso da bandiere rosse della sinistra».

AlGia

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