Politica

Ballerina scartata La madre diventa la «persecuzione» della Abbagnato

Tiziana Paolocci

Colta con le mani nella marmellata. Non è solo una metafora questa volta, ma un dettaglio importante che ha permesso agli investigatori di smascherare una donna, da mesi stalker dell'étoile dell'Opera di Parigi Elenora Abbagnato.

Dietro alle minacce anonime nei confronti della regina delle punte, che a solo undici anni aveva già vinto il DanzaEuropa e a diciotto era l'orgoglio del corpo di ballo francese, si celava la mamma di una giovane ballerina. La donna è finita sul banco degli imputati perché gli investigatori sono arrivati a lei proprio grazie a un'etichetta scritta a mano su un vasetto di confettura e pubblicata su Facebook.

La Abbagnato, che dal 2015 dirige anche il corpo di ballo del Teatro di Roma, era stata oggetto di intimidazioni e calunnie, iniziate già nel 2016. Risalgono, infatti, a due anni fa le prime lettere spedite dalla stalker, che voleva vendicarsi perché la figlia non era stata promossa a prima ballerina. Come riporta Il Messaggero, l'étoile e l'impresario teatrale Daniele Cipriani erano stati presi di mira dall'imputata, che in maniera anonima li accusava di aver favorito alcuni allievi e di voler distruggere il corpo di ballo. «Aprite un'inchiesta, subito - si leggeva su un foglio scritto a mano e fotocopiato, spedito ai quotidiani e alla polizia giudiziaria -. Ciò che succede al corpo di ballo del Teatro dell'Opera è al di là dell'immaginabile. Innanzitutto è stata affidata la direzione a Eleonora Abbagnato, pazza bipolare e dispotica». «Padre nostro che sei nei cieli, ti preghiamo: liberaci della Abbagnato e donaci di nuovo la serenità del nostro lavoro per il quale tanti sacrifici abbiamo fatto - c'era scritto su un'altra missiva anonima, dai toni ben più inquietanti -. Se scoppia un casino, noi l'avevamo già detto tempo fa, ma evidentemente non ci avevate presi sul serio E quando le bombe scoppiano, anche se in senso figurato, non ci sono più mediazioni, ma solo distruzione, morti e feriti».

Queste righe hanno spinto la Abbagnato a sporgere denuncia. «Ho avuto paura, ero molto preoccupata anche per i miei bambini - ha raccontato la ballerina -. Quello che mi rattrista di più è che nessuno ci abbia chiesto scusa. La figlia, oltretutto, lavora ancora nel corpo di ballo».

Le indagini sono scattate immediatamente e gli investigatori le hanno ristrette all'ambiente di lavoro della direttrice. La stalker si è tradita da sola, postando sulla pagina Facebook della figlia, alcuni vasetti di marmellata, con etichette scritte a mano: stessa calligrafia delle lettere e una perizia calligrafica lo ha confermato.

La donna è perciò finita alla sbarra per calunnia e diffamazione.

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