Pyeongchang 2018

Ma la sexy orchestra di Kim fa già impazzire tutto il Sud

Boom di richieste per i due spettacoli preolimpici Oltre 140mila prenotati. Repertorio da adattare

Ma la sexy orchestra di Kim fa già impazzire tutto il Sud

Hyon Song-wol è una popstar nordcoreana. Ex leader dei Pochonbo Electronic Ensemble, da poco si è messa al timone dei Morambong. Ma c'è dell'altro. Bellissima forse non è, ma è determinata ed è (anche) una delle donne più potenti del suo Paese. In patria è considerata una bomba sexy. Il dittatore Kim, grande appassionato di ordigni, è in sintonia. Hyon è oggi il miglior prodotto da esportazione in Sud Corea. Lì avranno pure le olimpiadi invernali ma non la «bomba». É lo stesso Kim ad occuparsi delle minigonne e dei tacchi. Tutto gli è concesso tranne cambiare il colore di capelli. Neri vanno bene.

Ultimamente la starlette si è data molto da fare. Di recente ha guidato la sua delegazione olimpica in Corea del Sud abbigliata come una diva degli anni Cinquanta. Hanno provato a fargli domande scomode ma lei non ci è cascata. Comunque sia il diplomatico blitz ha sortito gli effetti desiderati. Tra cui mandare in tilt le richieste (gratuite) per la tournée sudcoreana dell'orchestra Samjiyon (ci sarà anche lei, con o senza i Morambong). In tre ore 140 mila richieste per due sole date disponibili per assistere all'esibizione dell'orchestra vestita d'oro: l'8 febbraio, alla vigilia dell'apertura del Giochi olimpici, presso il Centro delle Arti della città di Gangneung e l'11 febbraio, presso il Teatro Nazionale di Seul, il giorno prima che il gruppo torni a Pyongyang.

Le esibizioni sono parte degli accordi che le due Coree hanno raggiunto nel villaggio dell'armistizio di Panmunjom in incontri che hanno concluso due anni di incomunicabilità tra Pyongyang e Seoul. Per far fronte alla mole di richieste, l'organizzazione ha stabilito che cinquecento biglietti saranno messi in palio, altri 1100 saranno distribuiti tra persone in difficoltà economica o componenti delle famiglie che furono separate dalla guerra di Corea (1950-1953), il conflitto che ha diviso la penisola coreana terminato con un armistizio e mai sostituito da un trattato di pace. A dare maestosità al gruppo musicale è la sua composizione: 140 componenti tra musicisti e corpo di ballo. Una fragorosa, e molto pacchiana, miscela d'altri tempi.

Invece è ancora in discussione la partecipazione dei Moranbong da soli, una band al femminile specializzata in motivetti patriottici in elogio al leader comunista. Un problema. E così per avere il via libera il repertorio dovrà per forza ripiegare su pezzi «occidentali» come i temi da Rocky e Titanic. Seul ha infatti ufficialmente chiesto che le «esibizioni non includano canzoni di lode al programma missilistico nordcoreano».

La Samjiyon Orchestra è parte della Mansudae Art Troupe e la sua prima apparizione risale a nove anni fa. Quella che suonerà in Corea del Sud è la formazione più ampia mai vista prima.

Ci pensa sempre Kim.

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