Economia

Gli Usa offrono 2 miliardi per Italo

Si fa avanti il fondo Global Infrastructure. Oggi parola al cda

Gli Usa offrono 2 miliardi per Italo

Italo potrebbe cambiare direzione: dal binario di Piazza Affari agli Usa che con Trump puntano dritto sul business delle infrastrutture. Mentre il gruppo guidato da Flavio Cattaneo sta lavorando al cantiere della quotazione in Borsa, infatti, si è fatto avanti il fondo americano Global Infrastructure Partners (Gip) che gestisce 40 miliardi di dollari e che ha messo sul piatto un'offerta da 1,9 miliardi, a cui aggiungere il debito da 450 milioni. La proposta scadrà alle 17 di domani e verrà valutata da un cda straordinario convocato per oggi pomeriggio che esaminerà anche il processo di avanzamento della Ipo per poi decidere quale strada prendere. L'obiettivo è quello di far partire a metà febbraio il collocamento del 40% sul mercato che sarà riservata solo a investitori istituzionali e non al pubblico.

Ma le avances di Gip potrebbero stravolgere i piani: l'offerta è allettante considerando che secondo le stime degli esperti del settore il valore di Italo in Borsa si aggira proprio attorno ai 2 miliardi. Un boccone ghiotto per la Global Infrastructure che ha già investimenti nel settore ferroviario, come la Pacific National in Australia. Il fondo è specializzato in asset di alta qualità dei trasporti, energia, acqua, rifiuti e nella partita dovrebbe essere assistito da Mediobanca. Dall'altra parte c'è Intesa Sanpaolo, primo azionista di Italo con una quota del 19,2%.

La proposta del fondo Usa, si legge in una nota del gruppo ferroviario, prevede la facoltà per gli attuali azionisti di reinvestire fino ad un massimo del 25% dei proventi derivanti dalla vendita alle stesse condizioni dell'eventuale acquisto da parte di Gip. «In modo che, all'esito dell'eventuale reinvestimento», il fondo «sia titolare di una partecipazione non inferiore al 75%». Sul fronte della governance, gli americani auspicano che l'attuale presidente, Luca Cordero di Montezemolo, e l'ad Cattaneo restino al loro posto.

Con la disponibilità a valutare, successivamente all'eventuale perfezionamento dell'acquisto, un piano di incentivazione diretto a dirigenti e dipendenti.

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