Politica

Candidata FdI: "Il mio studio legale per difendere il brigadiere pestato a Piacenza"

Ylenja Lucaselli, avvocatessa e imprenditrice, candidata di Fratelli d’Italia, annuncia: “Metto a disposizione il mio studio legale per dare assistenza gratuita al brigadiere circondato e pestato nella manifestazione di Piacenza”

Candidata FdI: "Il mio studio legale per difendere il brigadiere pestato a Piacenza"

Selvaggiamente percosso con lo scudo che aveva perso cadendo a terra e con le aste delle bandiere brandite come fossero delle clave. Il carabiniere Luca Belvedere, accerchiato da un’orda di antagonisti, se l’è cavata con una frattura alla spalla ma sarebbe potuta andare peggio. E Piacenza è sprofondata in un clima da guerra civile. A quarantott’ore dall’aggressione, dalle colonne de Il Tempo, Ylenja Lucaselli, avvocatessa e imprenditrice, candidata alla Camere in quota Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Modena e Carpi, annuncia: “Metto a disposizione il mio studio legale per dare assistenza gratuita al brigadiere circondato e pestato nella manifestazione di Piacenza”.

“Il mio studio legale – ha spiegato – spesso assiste i sindacati di Polizia e Carabinieri. Dunque, dopo aver visto le immagini di sabato, offrire il nostro aiuto a Luca mi pare un gesto doveroso”. La Lucaselli si è detta “indignata” dalla dinamica del pestaggio di Piacenza: “Una cinquantina di attivisti dei centri sociali accaniti contro un uomo solo a terra. Questa gente deve essere trattata alla stregua dei criminali, perché quel video parla chiaro: si tratta di un tentato omicidio, è stato sfiorato il linciaggio. La sinistra ha soffiato sul fuoco dell’estremismo, e questo è il risultato”.

L’innesco della violenza, secondo la candidata di FdI, è il prodotto della lettura distorta che la sinistra ha dato dei fatti di Macerata: a forza di gridare a quello che la Lucaselli definisce “un inesistente rigurgito antifascista” ha finito con l’aizzare la galassia antagonista.

E quei 400 manifestanti confluiti nella città emiliana da tutta Italia per opporsi, con ogni mezzo, all’apertura di una sede di CasaPound Italia.

Commenti