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La polizia chiede l'incriminazione per Netanyahu Lui: "Innocente"

La polizia chiede l'incriminazione per Netanyahu Lui: "Innocente"

La polizia israeliana raccomanda l'incriminazione del premier Benjamin Netanyahu per corruzione. Al centro dell'indagine, i cosiddetti «Case 1000», in cui Netanyahu è sospettato di avere accettato costosi regali in cambio dell'impegno a fare gli interessi dei benefattori, e «Case 2000», in cui il leader israeliano è accusato di avere provato a raggiungere un accordo che gli avrebbe garantito una copertura positiva del suo operato sul secondo giornale più grande del Paese, Yedioth Ahronoth, in cambio dell'impegno a danneggiare il giornale rivale Israel Hayom. Secondo le indiscrezioni del quotidiano Haaretz, saranno incriminati anche l'editore dell'altro quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, Arnon Mozes, e Arnon Milchan, che avrebbe elargito regali al leader israeliano. Netanyahu ha sempre sostenuto di non avere fatto nulla di male, dichiarando che «non ci sarà niente perché non c'è niente». E ieri sera, in un atteso discorso, il primo ministro ha ribadito la sua estraneità. «Queste raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico in un Paese democratico», ha dichiarato il premier. «Ho dedicato tutta la mia vita per il bene dello Stato d'Israele. Questo è ciò che ho fatto sinora e che continuerò a fare: governare con responsabilità e affidabilità».

Decidere se incriminare Netanyahu spetta ora al procuratore generale Avishaï Mandelblit e potrebbero volerci settimane o mesi. La ministra della Giustizia, Ayelet Shaked, ha già affermato che in casi del genere un premier non è obbligato a dimettersi.

Netanyahu, 68 anni, è primo ministro dal 2009, dopo un primo mandato ricoperto dal 1996 al 1999.

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