Cronache

Voragine a Roma, le denunce ignorate: "Da mesi tremava tutto"

I racconti degli abitanti della zona: "Abbiamo denunciato più volte. Quando facevano le trivellazioni, la mia casa oscillava"

Voragine a Roma, le denunce ignorate: "Da mesi tremava tutto"

Il giorno dopo, alla luce del sole, la voragine della Balduina fa ancora più impressione. Decine le famiglie evacuate, otto auto precipitate nel vuoto, due persone indagate e per fortuna nessuna vittima. Ma quanto successo nella Capitale, poteva essere evitato.

Numerose infatti sono state le denunce e gli esposti presentati dai residenti nei mesi passati. "Non è solo un disastro annunciato, è stato anche denunciato, previsto, messo nero su bianco. Inutilmente. L'ultimo allarme l'ho inviato l'8 febbraio ai vigili del XIV gruppo, al dipartimento Ambiente del Comune, si tratta di una e-mail certificata, una pec". Lo ha dichiarato a Il Messaggero Giancarlo de Caprariis, avvocato, ma anche inquilino di una delle due palazzine a rischio crollo.

"La prima mail è di ottobre perché lavoravano anche a mezzanotte", ha raccontato l'avvocato. Ma all'esposto non c'è stata risposta. Poi un'altra mail per comunicare che terreno e aiuole stavano dando segni di cedimento. Una situazione di pericolo alla quale nessuno ha cercato di porre rimedio.

"Su Facebook per mesi ho fatto la fotocronaca di quanto stava succedendo. Abbiamo caricato il video della demolizione, poi la rottura delle condutture, il cedimento delle aiuole... Bastava vedere quelle immagini per capire cosa sarebbe successo. Perché nessuno è intervenuto prima? Se lo abbiamo capito noi, perché non lo ha capito chi dirigeva i lavori e chi doveva controllare?", ha raccontato Nando Ceccaglia, un altro abitante della zona.

"Quando facevano le trivellazioni tremava tutto, sembravano scosse di terremoto. Con i lavori la mia casa oscillava. Ora quello che vedo è incredibile", ha affermato Vittorio, 23 anni, ingegnere, proprietario di un'auto in bilico. Una Peugeot 103 nera ricevuta in regalo dai genitori per la laurea.

A rispondere di quanto successo dovranno essere i proprietari del terreno e il legale rappresentante della società responsabile del cantiere.

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