Cronache

"Via il cardinale anti immigrati". La lettera dei fedeli a Bergoglio

Una lettera inviata a Bergoglio per chiedere il mancato rinnovo dell'incarico per il cardinale Dominik Duka. Il motivo? Troppo contrario ai migranti

"Via il cardinale anti immigrati". La lettera dei fedeli a Bergoglio

Arriva una lettera diretta a Papa Bergoglio nella quale si chiede al pontefice la rimozione, o meglio il mancato rinnovo dell'incarico, per il cardinale Dominik Duka. Il porporato della Repubblica Ceca, infatti, è considerato dagli autori della missiva in questione "nazionalista" e di "estrema destra".

A breve Duka compirà settantacinque anni. Spetterà al pontefice argentino, dunque, decidere se rinnovargli o no il mandato presso l'arcivescovato di Praga.

E alcuni fedeli hanno le idee chiare sul da farsi: "L’inclinazione del cardinale Dominik verso il nazionalismo e l’estrema destra - ha scritto a Papa Francesco un gruppo di cattolici cechi - si dimostra non solo nel suo sostegno acritico delle posizioni presidenziali, spesso problematiche, ma anche in un esplicito rifiuto della solidarietà con i rifugiati. Si tratta di una posizione esplicitata chiaramente durante il pellegrinaggio di San Venceslao nel settembre 2017". E ancora:"...in una lettera di congratulazioni inviata a Tomio Okamura, il capo del partito Svoboda a přímá demokracie (SPD), sua eminenza ha dichiarato tra le altre cose di condividere con il Okamura le stesse preoccupazioni per la sicurezza del nostro paese". Due, quindi, gli aspetti contestati all'uomo di Chiesa: la contiguità con il governo della Repubblica Ceca e la linea dura sui migranti.

I fedeli, insomma, sembrano augurarsi che la Chiesa cattolica prenda le distanze dalle politiche portate attualmente avanti dal presidente Zeman. "Quanto desideriamo ardentemente - si legge nella lettera tradotta e pubblicata su Settimana News - è una rivoluzione di amore e tenerezza. Al posto di una Chiesa come struttura gerarchica speriamo in una sempre più autentica comunità. Una comunità viva e amorevole - hanno sottolineato i fedeli - sempre disposta ad aiutare i più deboli, i feriti, le persone ai margini della società e l’intera creazione".

Dominik Duka è stato nominato arcivescovo di Praga nel 2010, da Benedetto XVI. Sempre Ratzinger ha elevato Duka a cardinale nel concistoro del 18 febbraio del 2012. Secondo le regole tradizionalmente adottate dal Vaticano, il raggiungimento dei settantacinque anni prevede la presentazione delle dimissioni formali, che possono essere respinte o no dal Santo Padre.

I cattolici che hanno scritto a Bergoglio sono convinti che quella ceca sia in qualche modo diventata una "Chiesa di stato". La presunta vicinanza al leader dell'Spd, quel Tokio Okamura che più volte è stato paragonato a Donald Trump, è considerata inaccettabile da questi fedeli: "sua eminenza ha dichiarato tra le altre cose di condividere con il Okamura le stesse preoccupazioni per la sicurezza del nostro paese. Nell’attuale discorso anti-immigrati questo significa implicitamente, a nostro parere, condividere la stessa posizione riluttante nei confronti delle persone in fuga", si legge sempre su Settimana News.

A Papa Bergoglio, adesso, spetta la decisione finale sul destino ecclesiastico del cardinale.

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