Economia

Air France muove per tenere Alitalia in Skyteam

Air France muove per tenere Alitalia in Skyteam

All'indomani delle notizie su una cordata a quattro - insieme a Delta, EasyJet e Cerberus - Air France conferma il suo interesse per Alitalia, con la quale condivide l'alleanza in Skyteam e la joint-venture transatlantica. «Non potevamo essere disinteressati», ha detto ieri a Parigi, durante la presentazione dei dati 2017, il direttore finanziario Frederic Gagey - . Insieme a Delta stiamo studiando come trattenere Alitalia in Skyteam, esplorando tutte le soluzioni possibili, senza essere noi gli acquirenti». Il ceo Jean-Marc Janaillac è stato ancora più esplicito: «Sarebbe negativo vedere Alitalia acquistata da Lufthansa e passare a una diversa alleanza, concorrente di Skyteam». I vertici di Air France hanno però ricordato la recente acquisizione del 31% di Virgin Atlantic, un impegno da 220 milioni di sterline: «Un contratto così non può essere fatto ogni due mesi». Operazione compiuta di concerto proprio con Delta, già proprietaria del 49% (il 20% è rimasto a Richard Branson) che ha permesso di impadronirsi di preziosi slot a Heathrow. Va ricordato, per inciso, che in ottobre la stessa Delta ha acquistato il 10% di Air France, nell'ambito di un aumento di capitale che ha visto China Eastern entrare con pari quota (751 milioni di euro in tutto, compagnia valorizzata oltre 3,7 miliardi. Primo azionista sempre lo Stato francese con il 17,5%).

L'asse AF-Delta intende decisamente mantenere Alitalia nella propria squadra, dopo che nel 2017 sono scaduti, senza rinnovo, i bilaterali Italia-Francia. Veder uscire la compagnia italiana da Skyteam avrebbe sicuramente impatto, visto che le grandi alleanze sono soprattutto degli accordi di marketing e di vendita con i quali gruppi di compagnie presidiano il mercato. E la presenza di Alitalia in Skyteam è importante perché, essendo debole sul lungo raggio, vende quello degli alleati, a cominciare da Air France-Klm (che ha chiuso il 2017 con ricavi a 25,784 miliardi, più 3,8% sul 2016 e un'ebitda di 3,264 miliardi, più 20,3% ).

Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda ieri ha ribadito che i tempi della cessione si allungano: «I commissari mi hanno confermato che non ritengono di poter chiudere entro le elezioni in quanto i pretendenti di Alitalia vogliono aspettare. Però andiamo avanti a lavorare.

Le preferenze ci sono sulla base dei contenuti, ma i contenuti non sono ancora sufficientemente definiti per prendere una decisione».

Commenti