Cronaca locale

Ora le case popolari sono sorvegliate dalle guardie armate

Partite ieri sera le ronde a Sesto e Cinisello Altitonante: "Grazie ai fondi della Regione"

Ora le case popolari sono sorvegliate dalle guardie armate

Guardie armate nelle case popolari. Se ne parla da almeno dieci anni, ora diventano una realtà anche per gli alloggi Aler di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni. In entrambe le città - a partire da ieri sera - tutti i giorni una ronda pattuglierà gli immobili di edilizia residenziale pubblica nelle ore serali: dalle 16.30 alle 24 dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 21.30 nel fine settimana. Un servizio reso possibile dal finanziamento regionale che ha permesso in precedenza altre misure come gli investimenti in telecamere di sicurezza. E che è una novità per l'hinterland, visto che a Milano da pochi mesi i pattugliamenti sono già iniziati.

Le storie come quelle raccontate dal Giornale a gennaio, di anziane a cui era stato sottratto l'appartamento mentre erano in ospedale, sono ormai troppo frequenti. Molti immobili Erp raccontano storie di degrado e abusivismo non più ignorabili, per questo si è passati alla carta vigilantes. L'idea peraltro circola da almeno dieci anni. Già nel 2008 il Comune di Milano aveva ventilato la proposta per bocca di Riccardo De Corato, capogruppo Fdi in Regione, allora vicesindaco. La stessa dirigenza Aler dell'epoca però non aveva appoggiato in pieno l'idea preferendo di un accordo contro l'abusivismo che non sembra aver risolto il problema di sicurezza negli alloggi popolari. Negli ultimi tempi in particolare si è presentata più volte la questione di clan di rom entrati con la forza nei quartieri Ero, un fenomeno generato per lo più dall'abbattimento di alcuni campi e che ha aggravato i disagi di molte aree povere di Milano e delle città confinanti. E il racket degli affitti di appartamenti occupati, un business su cui i rom sono arrivati per ultimi, ha conosciuto nuove forme come gli annunci su internet. Questo degrado ne ha richiamato altro, portando alla necessità di interventi più decisi.

«Siamo venuti a Cinisello per accogliere il nuovo servizio di vigilanza armata di Aler. Ora le persone perbene non avranno più paura a rincasare la sera - commenta il consigliere regionale Fabio Altitonante, coordinatore di Forza Italia a Milano -. Grazie al finanziamento che abbiamo assegnato come Regione Lombardia, nel 2017 Aler ha installato a Milano nuovi sistemi di videosorveglianza nei cortili delle case popolari e da pochi mesi siamo partiti con il servizio di vigilanza dei quartieri, contrastando abusivismo e degrado. Ora abbiamo deciso di estendere il servizio in via sperimentale a Sesto e Cinisello, due contesti difficili, che meritano particolare attenzione».

L'iniziativa è stata accolta con favore anche dal sindaco di Sesto San Giovanni Roberto di Stefano (Fi): «Questa decisione rappresenta un ulteriore tassello per la sicurezza a Sesto. Le guardie armate intorno alle case Aler rappresenteranno un importante presidio per il territorio. Sesto con questa novità e la sperimentazione della nuova legge sulle case popolari si sta rivelando città all'avanguardia.

La sicurezza è una priorità per la città e collaboreremo con Aler affinché questo progetto abbia successo».

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