Politica

Berlusconi e la sicurezza: "Assunzioni e più soldi per le forze dell'ordine"

Il Cavaliere a Che tempo che fa annuncia: "Ho fatto i conti stamattina, le risorse ci sono"

Berlusconi e la sicurezza: "Assunzioni e più soldi per le forze dell'ordine"

Roma - La «cosa nuova» che Silvio Berlusconi annuncia da Fabio Fazio, a Che Tempo che fa su Rai1, è per le forze dell'ordine. «Abbiamo fatto i conti - dice il leader di Forza Italia - e, dopo il blocco del 2010 voluto dall'allora ministro delle Finanze Tremonti, nei primi consigli dei ministri faremo assunzioni per completare gli organici, un consistente aumento degli stipendi e lo sblocco delle promozioni».

Sul programma del centrodestra e la riforma della flat tax, il Cavaliere assicura che le coperture ci sono: costerà 110 miliardi e ne entreranno 275. «Dalle tax expenditures, bonus e detrazioni da razionalizzare a volte assurdi, dai trasferimenti alle imprese e dal recupero dell'evasione fiscale, con la chiusura 21 milioni cause fiscali. Non è un condono: pagando una percentuale si chiuderà la vicenda. Sarà conveniente per Stato e cittadini».

Non conferma che Antonio Tajani sia il suo candidato premier, anche se «sarebbe perfetto, è universalmente considerato il miglior presidente che l'assemblea europea abbia mai avuto». E Matteo Salvini? Il Cav assicura che se la Lega fosse il primo partito lo accetterebbe a Palazzo Chigi. «Però - aggiunge - vinceremo noi».

Fazio gli ricorda i punti sui quali non c'è accordo con il leder leghista, dal rispetto del 3% nel rapporto deficit-Pil alla Fornero. «Punti fuori programma, sul resto c'è accordo».

Non c'è rischio di un ritorno del fascismo in Italia, per il leader azzurro, perché «di Mussolini in giro non ce ne sono», mentre «c'è un movimento dell'antifascismo pericoloso, perché viene dai centri sociali ed è molto organizzato, come hanno dimostrato i fatti di Piacenza». Né di razzismo, ma per questo bisogna gestire bene l'immigrazione e contrastare l'aumento dei reati, che genera insicurezza nella gente. «Gradualmente - dice Berlusconi - dobbiamo riportarli nei Paesi d'origine. L'Europa deve scendere in campo, per i trattati e per un grande Piano Marshall, che fermi l'immigrazione di massa». Poi, siparietto con Gianni Morandi: «Ero più bravo io - scherza l'ex premier - poi ho cambiato mestiere e Gianni ha avuto successo». Risate in studio.

Dalle pagine rosa del Sole24Ore Berlusconi parla, invece, al popolo degli imprenditori e annuncia riduzione del cuneo fiscale con la flat tax, abolizione dell'Irap, decontribuzione per 6 anni per chi assume i giovani. «Le priorità di Confindustria - assicura -, occupazione e imprese, sono anche le nostre. L'obbiettivo è far ripartire la crescita, che vogliamo portare almeno al 3% annuo ed è centrale la flat tax». L'associazione degli industriali teme una rivoluzione su Fornero e Jobs act e il leader di Fi spiega: «Sono due leggi sbagliate, ma non abbiamo alcuna intenzione di ripristinare la situazione precedente». Sulla riforma previdenziale, si tratta di «rimediare, senza compromettere l'equilibrio dei conti, alle ingiustizie», ma andando avanti «con nuove e più efficaci misure per il lavoro, soprattutto al sud, e per l'equità previdenziale». Sul Jobs act è d'accordo anche l'alleato Matteo Salvini, che invece insiste sull'azzeramento della Fornero.

In Europa, il Cav garantisce il rispetto degli impegni, come l'abbattimento del debito: «Riporteremo il rapporto debito/Pil al di sotto del 100% a fine legislatura». Scettico su un ministero per le Finanze europeo, degli Eurobond dice che «sono uno strumento del tutto coerente», proposto dal suo governo. Il ruolo del leader azzurro è quello di tranquillizzare Bruxelles e da Giovanni Minoli, a Faccia a Faccia su La7, spiega che l'Ue non teme la deriva populista di Salvini, «perché c'è una garanzia che si chiama Berlusconi».

Di Matteo Renzi il Cavaliere pensa che è «un grande affabulatore e l'unico leader della sinistra», ma l'impegno anti-inciucio nella coalizione «riguarda tutti» e dopo il voto non ci sarà accordo con una «sinistra che ha portato il Paese a condizioni molto negative».

Sul governo Gentiloni il giudizio «è molto negativo», nessuna ipotesi di Calenda candidato-premier, mentre Guido Bertolaso, assolto dopo 8 anni di «calvario, perché era mio amico», per Berlusconi sarebbe «un fantastico ministro della Protezione civile».

Commenti