Elezioni Politiche 2018

Flat tax, rimpatri, sicurezza: il programma di Berlusconi

Il leader azzurro: "Con flat tax via tassa sulla prima casa e sulla prima auto". E ancora: "Rimpatriare i clandestini"

Flat tax, rimpatri, sicurezza: il programma di Berlusconi

Undici cartelli per altrettanti punti del programma. E, su tutti, "l'albero della libertà". Silvio Berlusconi brandisce le slide nello studio di Maurizio Belpietro, su Rete 4, tutte con il logo Forza Italia in bella vista seguito dai punti: "Blocco arrivo migranti", "Rimpatrio migranti clandestini" o "Flat Tax", quest'ultima sbattuta fragorosamente sulla scrivania dal Cavaliere che la considera il pilastro del suo programma. Sui rimpatri, dice l'ex premier, "servirà tutta la legislatura". A rendere possibile l'impresa, promette, ci sarà la sburocratizzazione delle procedure di riconoscimento che consentirà di scremare i migranti economici dai rifugiati. Ma a spiccare sui cartelli è anche l'albero: azzurro come quello di una celebre trasmissione per bambini, ricorda una quercia come quella degli allora Democratici di Sinistra. Al termine il cartello più colorato, quello che riporta tutti i benefici che deriverebbero dallo scegliere un governo di centro destra. Per quello che riguarda la realizzabilità degli impegni, niente paura: "Abbiamo impiegato oltre 20 esperti per calcolare il valore delle proposte e ci stiamo dentro assolutamente". Certo, resta da considerare la tenuta di una coalizione in continua fibrillazione. Anche su questo Berlusconi è tranquillo: "A differenza del 1994", quando il suo governo fu 'impallinatò dalla Lega di Umberto Bossi, "oggi abbiamo un programma firmato". Documento che, promette il cavaliere a Belpietro, "porterò qui la settimana prossima con altre sorprese".

"Per non avere un Parlamento "strozzato", sarebbe interesse di tutti votare per Fi e il centrodestra", ha detto il leader azzurro assicurando che la coalizione è a un passo dall'autosufficienza alle Camere. Berlusconi non ha avuto esitazioni sulla questione del candidato premier: "Il partito che avrà più voti indicherà al Capo dello Stato il candidato alla presidenza del Consiglio". Il leader azzurro, forte dell'intesa sul criterio concordato con Lega e Fdi, si è detto convinto che sarà Fi, con più voti degli alleati, "che indicherà il candidato. E sono sicuro che Salvini e la signora Meloni lo sosterranno con lealtà".

"Non vinceranno, ma la vittoria M5S significherebbe per l'Italia la fuga delle famiglie, delle imprese e dei capitali. Sarebbe un disastro", ha detto Berlusconi. Che poi sui migranti ha spiegato: "Noi dobbiamo individuare i migranti che hanno diritto allo status di rifugiati e mandarli negli altri Paesi che hanno le quote. Noi purtroppo abbiamo ancora un procedimento molto lento per individuarli.

I rimpatri saranno fatti in modo dignitoso e con l'accordo degli stati di origine io credo che per allontanare dall'italia tutti i migranti che ci sono ci vorrà tutta la legislatura".

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