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La Brambilla vuole aprire le porte a Fido: "Basta col divieto Io non posso entrare"

La candidata azzurra scrive al sindaco di Sciacca sulla strage dei randagi

La Brambilla vuole aprire le porte a Fido: "Basta col divieto Io non posso entrare"

Milano «Pensi anche tu che i nostri amici animali debbano poter accedere a tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico?». È così che Michela Vittoria Brambilla ha dato appuntamento ieri a Milano a militanti e simpatizzanti del suo Movimento animalista, «rigorosamente in compagnia dei nostri quattro zampe».

E al gazebo di Forza Italia in piazza Wagner, insieme ad alcune decine di persone (e di animali), l'ex ministro del Turismo ha spiegato la sua «rivoluzione della accessibilità», a beneficio di tutti i proprietari di animali e contro quello che ha definito l'odioso cartello «Io non posso entrare».

Oltre a Brambilla, candidata nel collegio Abbiategrasso e capolista in un listino proporzionale di Lombardia 1, il Movimento ha quattro candidati alle Regionali a Milano. A dar loro idealmente il benvenuto il capogruppo azzurro a Milano, l'ex garante degli animali Gianluca Comazzi che ha definito l'iniziativa «una battaglia sacrosanta». Brambilla ha spiegato che il suo obiettivo «è rendere più facile la vita a padroni e animali». E «nei primi 100 giorni di governo - ha annunciato - daremo vita al primo codice di diritto degli animali con un inasprimento delle pene per chi li maltratta e li uccide, esattamente il contrario dell'insensibilità dimostrata dai governi di sinistra, che hanno ridotto la tutela penale degli animali».

A proposito dell'incredibile strage di Sciacca (Agrigento), dove sono state ritrovate le carcasse di una trentina di cani uccisi dal veleno, la leader animalista ha scritto al sindaco, presentando una denuncia contro ignoti: «L'uso del veleno per risolvere, con un macabro e inaccettabile fai-da-te, l'emergenza randagismo, è purtroppo cosa di tutti i giorni, in Sicilia e in altre Regioni del Paese - ha detto - Ma le dimensioni del massacro dicono che in alcuni territori, e l'agrigentino è certamente uno di questi, si è ormai passato ogni limite, sia per quanto riguarda le sofferenze inflitte ad animali colpevoli solo di esistere, sia per il pericolo, di sicurezza e sanitario, al quale sono esposte le persone, sia per l'immagine di un territorio dove, tra l'altro, quest'anno tornerà anche il Giro d'Italia (passando proprio per Sciacca)».

Una svolta nella lotta al randagismo è fra gli obiettivi del programma scritto dal Movimento, insieme a una disciplina dell'affido degli animali (in caso di separazione dei coniugi o decesso del proprietario) nonché dei lasciti testamentari in favore di animali.

E c'è l'impegno a istituire un Servizio sanitario veterinario nazionale e a introdurre detrazioni delle spese sostenute per la loro cura e a ridurre l'iva su farmaci, spese veterinarie e alimenti.

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