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Torino infilza Brescia sprecona nella coppa Italia delle sorprese

Oscar Eleni

Il pentimento che porta alla redenzione dà alla Fiat Torino la prima coppa Italia del basket con una vittoria (69-67) su Brescia che commette tutti i peccati per far tornare in partita almeno quattro volte la sua avversaria e ora piange perché ha davvero sprecato la grande occasione. Succede nello sport, più che nella vita, di peccare tanto e poi trovare una luce, ma ieri al pala Mandela di Firenze sembrava davvero che una squadra lacerata, dove due grandi allenatori avevano abbandonato, si sia ritrovata dietro al francescano Paolo Galbiati, un assistente allenatore fino a ieri, ma ora portato in trionfo perchè l'umiltà e la saggezza lo hanno premiato dopo tanta gavetta e tante notti al video preparando le partite per i capi, prima a Milano e ora a Torino. Aveva un covo di vipere, lo ha trasformato in una squadra di leoni.

Vittoria di gruppo fra i pentiti, che avevano giocato bene per Banchi, fatto flanella con Recalcati, e i nuovi arrivati, fra italiani e stranieri: ha cominciato Vander Blue (11) poi il tocco magico di Garrett (16), quindi la mano calda del nuovo Boundou Colo che ha riagganciato Brescia quando sembrava in fuga per la vittoria. Ma non bastava. Certo importanti i 10 punti di Washington, ma nel momento del fuoco usciva dalle fiamme per il primo trofeo in carriera simpatia Beppe Poeta, meritato davvero, poi Mazzola (6 punti 12 rimbalzi, 3 nell'azione decisiva), mentre il colpo finale spettava al Vujacic già campione Nba coi Lakers, il ragazzino di scuola slava scoperto da Udine, l'uomo che ha chiuso la sfida a 2 secondi dalla fine, mentre Brescia malediva gli errori ai liberi finali di Hunt, sprecando i 22 punti di un Landry non sempre lucido come del resto Moore (2) e lo stesso Moss (2).

Torino in festa, mentre Brescia paga proprio l'ultima curva presa male in questa coppa Italia fra i Robin Hood dei canestri che hanno prima mandato a casa i ricchi e poi si sono presi la scena. La Fiat che tentennava ora festeggia, anche se certe cose non saranno facili da dimenticare così come la delusione di Avellino, l'inconsistenza dei campioni d'Italia della Reyer, la scandalosa Gilda con la maglia dell'Emporio Armani. Torino in trionfo, Brescia nel girone infernale di chi spreca, Cantù squadra vera del torneo, Cremona bella realtà. Una festa senza ricconi al tavolo principale. E' stato bello ed interessante pure questo e ora spazio alla Nazionale nelle finestre di Treviso e Cluj.

Il campionato rivernicerà tutto dal 3 e 4 marzo.

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