Cronache

'Ndrangheta e imprenditori: due inchieste e 37 arrestati

'Ndrangheta e imprenditori: due inchieste e 37 arrestati

Trentasette misure cautelari, fra fermi e catture, oltre 100 milioni di beni sequestrati, più 64 aziende coinvolte. È il bilancio di una doppia operazione condotta dalle procure distrettuali di Firenze e Reggio Calabria contro la 'ndrangheta e contro diversi imprenditori di tutta Italia collusi con l'organizzazione criminale.

Nel corso dell'operazione condotta dalla Dda fiorentina, denominata «Vello d'oro», sono state eseguite 14 misure cautelari, delle quali 11 in carcere, sono stati indagate 18 persone e sono stati sottoposti a sequestro preventivo numerosi conti correnti bancari e 12 società, di cui sette con sede all'estero (in Slovenia, Gran Bretagna, Austria, Croazia e Romania), delle quali si sospetta che siano controllate dalla 'ndrangheta. L'inchiesta di Reggio Calabria, denominata «Martingala», ha portato invece al fermo di 27 persone, quattro delle quali coinvolte anche nell'indagine fiorentina, al sequestro di 51 società e di beni per un valore di oltre 100 milioni di euro. Le accuse mosse sono di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, beni, utilità di provenienza illecita, usura, esercizio abusivo dell'attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale, associazione a delinquere finalizzata all'emissione di false fatturazioni e altro.

Il meccanismo fraudolento era basato su transazioni commerciali false, che generavano ingenti flussi finanziari tra le aziende degli indagati e imprenditori ritenuti espressione delle cosche di 'ndrangheta. Un «vorticoso giro di denaro» che giungeva in Italia tramite bonifici a società di comodo, oppure sui conti di società estere.

L'organizzazione aveva anche una notevole capacità di infiltrarsi nella gestione ed esecuzione di appalti pubblici sia con contratti di joint venture sia tramite il cosiddetto «nolo a freddo», contratti sviati dalle loro cause tipiche.

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