Economia

Poste, assegno da 192 milioni a Cdp

Nel 2017 l'utile sale a 689 milioni. L'e-commerce mette il turbo ai pacchi: +6,7%

Poste, assegno da 192 milioni a Cdp

Crescita a doppia cifra per l'utile di Poste Italiane che chiude il 2017 a 689 milioni (+10,8%). A una settimana dalla presentazione del nuovo piano industriale, il primo targato Matteo Del Fante, in carica dalla scorsa primavera, la società pubblico-privata dei recapiti alza il velo su una parte dei numeri dell'anno appena concluso. Oltre ai profitti, crescono anche i ricavi che si attestano a 33,4 miliardi (+1%) promettendo agli azionisti una politica dei dividendi con un payout pari all'80% degli utili: la remunerazione salirà così a 0,42 euro per azione. Ai soci verranno distribuiti in totale 548,5 milioni. La quota per il Tesoro, che ha in portafoglio il 29,26% delle azioni, sarà quindi di 160,5 milioni, mentre l'assegno in favore della Cdp (35%) di 192 milioni. «I risultati preliminari 2017 evidenziano la forza di Poste Italiane e la sua capacità di generare redditività, di fornire servizi di qualità ai clienti e nello stesso tempo di creare valore per gli azionisti e i dipendenti», ha commentato l'ad Del Fante.

Leggendo attraverso i numeri, il quadro che emerge è quello che ha caratterizzato Poste negli ultimi esercizi: con i business finanziari e assicurativi che volano sostenendo di fatto anche il settore postale, gravato da un rallentamento della domanda. Il risultato operativo consolidato è stato infatti di 1,12 miliardi, in aumento del 7,8% principalmente grazie ai risultati positivi in ambito assicurativo e di gestione del risparmio. Settori che hanno spinto anche i ricavi per ben 24,4 miliardi, mentre i servizi postali li hanno depressi risultando in calo del 5% a 3,6 miliardi. Da sottolineare però, il risultato del settore pacchi (+6,7% a 693 milioni), favorito dal business e-commerce. Bene la posizione finanziaria netta industriale che ha registrato un avanzo di 1 miliardo, +15,2%.

«I risultati 2017 - sottolinea ancora l'ad - costituiscono una solida base per il piano strategico, che verrà presentato il prossimo 27 febbraio a Milano». Nel settore logistico-postale il gruppo rafforzerà il processo di ridefinizione del comparto, già avviato negli ultimi anni, con l'impiego di nuove tecnologie di automazione e nell'ottica di rafforzare il posizionamento sul settore pacchi. Nell'ambito del settore operativo finanziario, a cui saranno ricondotte le attività della controllata BancoPosta Fondi Sgr Spa, sarà sviluppata l'offerta di prodotti di risparmio postale e fondi d'investimento, mentre proseguirà la strategia di gestione attiva. In particolare, gli esperti si aspettano maggiori indicazioni sulla partnership con Anima (sgr) e il rafforzamento della penetrazione delle polizze non vita. «Poste ha un grande potenziale: può contenere i costi e diversificare le fonti di ricavi», ha commentato Banca Akros che in occasione del piano si aspetta un miglioramento della partnership con Cdp, e il lancio di nuovi prodotti.

Attendista la reazione del mercato con il titolo che ieri ha chiuso piatto a 6,66 euro.

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