Elezioni Politiche 2018

Tessera elettorale, ora è giallo

I Verdi al ministro Minniti: "Basta autocertificare per votare". La replica del Viminale: "La legge non lo consente"

Tessera elettorale, ora è giallo

La campagna elettorale 2018 ieri si è ammantata per un po' di un alone di mistero. Un'interrogazione al ministro dell'Interno Minniti presentata dalla deputata dei Verdi, l'ex grillina Claudia Mannino, insieme al leader della formazione Angelo Bonelli, ha creato un piccolo giallo sulla possibilità di votare anche senza presentarsi con la tessera elettorale.

Secondo Mannino e Bonelli, infatti, sarebbe palese «l'abrogazione, per successive disposizioni legislative, della norma che prescriveva l'obbligatorietà di presentazione al seggio della tessera elettorale». In pratica, spiega la parlamentare, «la legge istitutiva dell'obbligo di dichiarazione sostitutiva comprende anche l'iscrizione in albi e in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni e, poiché, in ogni seggio è presente l'elenco degli iscritti alle liste elettorali, riteniamo sufficiente presentarsi con il documento d'identità e l'autocertificazione per esercitare il diritto di voto». Tale presa di posizione è rafforzata dal fatto che da quest'anno alla scheda elettorale è allegato un talloncino con un codice alfanumerico che il presidente di seggio annota prima dell'entrata in cabina e stacca all'uscita dell'elettore verificandone la precisa corrispondenza. L'escamotage del «tagliando antifrode» di per sé è garanzia che non ci siano imbrogli: all'elettore, perciò, basterebbe solo ricordare quale sia il suo seggio e, se non ha con sé la tessera, cercare la sezione giusta.

Ecco perché i Verdi hanno chiesto al ministro Minniti di «inviare una circolare urgente a tutti i presidenti di seggio con la quale si consente al cittadino risultante iscritto negli elenchi del seggio elettorale di esercitare il diritto al voto anche se non in possesso della tessera elettorale». In questo modo, conclude Mannino, «si contrasterebbe la disaffezione degli elettori evitando inutili adempimenti burocratici come la richiesta del duplicato presso gli uffici dei Comuni, spesso lontani dal seggio».

Sarebbe una gran bella comodità potersi liberamente recare alle urne il 4 marzo senza richiedere il duplicato della tessera nel caso in cui sia stata smarrita o siano esauriti gli spazi per le timbrature. Ma cosa ne pensa il Viminale? A leggere le domande più frequenti pubblicate sulle pagine Internet del ministero dedicate alle politiche 2018, la presentazione della tessera elettorale è un obbligo. Tanto è vero che gli uffici elettorali domenica 4 marzo saranno aperti dalle 7 alle 23 per consentire a ognuno di richiedere i duplicati.

Ma questa imposizione vale anche se siamo disposti ad autocertificare la nostra iscrizione negli elenchi elettorali? Poiché le Camere sono sciolte ed è improbabile che si convochi un question time ad hoc, abbiamo interpellato direttamente il ministero. La risposta è stata lapidaria: «L'esibizione della tessera presso la sezione elettorale è necessaria», in base alla legge che pensionò il vecchio certificato elettorale. La norma in materia di autocertificazione (Dpr 445/2000) «non contiene alcuna previsione in materia elettorale» e anche la nuova legge elettorale «conferma l'obbligo» di presentare la tessera.

Insomma, come suggerisce il Viminale, se non avete la tessera, non aspettate l'ultimo momento perché autocertificare proprio non si può.

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