Elezioni Politiche 2018

M5S, c'è un altro candidato indagato. Di Maio: "Caiata è escluso"

Salvatore Caiata indagato per riciclaggio per il passaggio di proprietà di bar e ristoranti di Siena. "Sono innocente, ma mi autosospendo dal M5S

M5S, c'è un altro candidato indagato. Di Maio: "Caiata è escluso"

Un'altra tegola per il Movimento Cinque Stelle: Salvatore Caiata, imprenditore nel settore della ristorazione e presidente del Potenza Calcio, nonché capolista in Basilicata, sarebbe indagato a Siena per riciclaggio.

Caiata, 46 anni, sarebbe coinvolto in un'inchiesta sul reimpiego di capitali attraverso alcune aziende e conti correnti anche esteri. verifiche affidate alla Guardia di Finanza si concentrano in particolare sul passaggio di proprietà poco trasparente di quote societarie di bar e ristoranti di Siena. Locali frequentati da vip e turisti, tanto da farlo soprannominare - racconta il Corriere - "il proprietario di piazza del Campo", e che sono poi passati a Cataldo Staffieri, responsabile delle coop La Cascina per Toscana e Umbria.

E dire che fu proprio Luigi Di Maio a volerlo in squadra (guarda il video): "Sono contento che Salvatore, da imprenditore ed esterno a logiche politiche, abbia accettato di mettere la sua esperienza e le sue competenze manageriali a disposizione del nostro progetto per il Paese e per la Basilicata in particolare", aveva detto appena un mese fa, "L’Italia ha bisogno di persone capaci, che hanno dimostrato di saper fare tanto e bene per il proprio territorio".

"In queste ore stiamo verificando qual è la situazione e stiamo leggendo i documenti, per capire effettivamente di cosa si tratta e fare poi le nostre valutazioni politiche", spiegano ora dal Movimento 5 Stelle, "Una cosa è certa: se accuse tanto gravi fossero confermate, non faremo sconti a nessuno. Al momento della sua candidatura, naturalmente, Caiata ci ha fornito tutti i documenti che attestano che la sua fedina penale è pulita".

In attesa di ulteriori sviluppi, comunque, Caiata ha deciso di autosospendersi: "Sono totalmente convinto della mia buona volontà, della mia buona fede e della mia innocenza ma non voglio che il Movimento 5 Stelle abbia alcun danno da questa vicenda perchè nulla c'entra", ha scritto su Facebook, "Per questo metto totalmente a disposizione tutta la documentazione che possa servire per chiarire questo attacco che mi viene rivolto e mi autosospendo dal Movimento".

Un passo indietro che non basta a Luigi Di Maio: "Abbiamo conosciuto Salvatore Caiata come presidente del Potenza calcio e lucano dell’anno. Per questo è stato candidato con il Movimento 5 Stelle", ha spiegato il capo politico del M5S, "Oggi apprendiamo per la prima volta che su di lui c’è un’indagine che risale al 2016, di cui Caiata non ci ha informati. Se lo avesse fatto gli avremmo chiesto, come da nostro Regolamento, di fornirci per la candidatura il certificato rilasciato ai sensi dell'art. 335 del c.p.p. e i documenti relativi ai fatti contestati. Al di là delle sue eventuali responsabilità penali che sarà la magistratura ad accertare, per le nostre regole omettere un’informazione del genere giustifica l’esclusione dal MoVimento 5 Stelle".

Il legale di Caiata, intanto, spiega all'agenzia Agi che non si tratta di una vicenda recente: "È stata rubricata nel 2016 e il dottor Caiata un anno fa ne venne a conoscenza rendendosi immediatamente disponibile presso la procura della Repubblica di Siena per chiarire ogni eventuale contestazione", ha detto l'avvocato Enrico De Martino, "A tutt'oggi non ha un fatto specifico. Non viene detto: si contesta un episodio, un operazione o chissà che cosa. È una indagine molto generica come tutte le procure d'Italia fanno. Nonostante questo il dottor Caiata già un anno fa aveva depositato una memoria illustrativa molto ampia con tutti i documenti della sua attività professionale degli ultimi anni e rendendosi disponibile per qualsiasi chiarimento a qualsiasi domanda gli venisse posta".

"State tranquilli: non mi ritiro, sono più tosto di prima!".

Lo scrive su Facebook Salvatore Caiata, il candidato dei 5 stelle coinvolto da un’inchiesta sul riciclaggio e per questo escluso dal Movimento dai vertici pentastellati.

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