Cronaca locale

Nel sabato blindato massima allerta: la questura "schiera" oltre 300 poliziotti

Toni da crociata sulle pagine dei social: si annunciano presidi e cortei

Nel sabato blindato massima allerta: la questura "schiera" oltre 300 poliziotti

«Uno scenario inquietante che non ha precedenti». Toni drammatici quelli utilizzati sulla pagina Facebook di «Milano in Movimento» per descrivere gli appuntamenti previsti nel centro città per domani pomeriggio.

«(...)Dalle 15 in contemporanea sono programmati lo show xenofobo mediatico di Salvini in piazza Duomo, con la presenza degli Hammerskin di Lealtà Azione ormai organici alla Lega, i Fratelli d’Italia con la Meloni in piazza San Carlo e il comizio di Simone Di Stefano, leader dei fascisti di Casa Pound, davanti al Castello Sforzesco». Così, per dare un contributo che non passi inosservato, MiM ha pensato bene di organizzare (senza preavviso) un presidio, con inizio alle 14.30, dal titolo eloquente «No al sabato nero, costruiamo una piazza antifascista in centro a Milano!» in largo Greppi, davanti al Teatro Strehler, proprio a due passi da via Beltrami, dove si riunirà CasaPound.

La programmazione dell’ordine pubblico da parte della questura per domani - ultimo sabato d’impegno pre elettorale - sarà quindi «modellata» in particolare intorno allo svolgimento più o meno pacifico (ma almeno qualche scintilla è prevista) di questi due presidi, anche se il grosso dei due schieramenti si riunirà nella Capitale. In particolare davanti allo Strehler sono attesi i centri sociali Lambretta e Cantiere e l’associazionismo più vario naturalmente schierato a sinistra, oltre naturalmente agli anarchici. I servizi saranno gestiti sempre in sintonia con la filosofia del questore Marcello Cardona e del prefetto Luciana Lamorgese. Che pensano a una Milano bisognosa di legalità ma anche di respiro, comunque mai blindata. In piazza ci saranno quindi poco più di 300 uomini - molti dei quali provenienti anche da altre questure - gestiti in maniera sobria per ridurre al massimo le «provocazioni» che potrebbero suscitare troppe divise, visto che molto visibili sono già quelle dei militari dell’esercito, pronti a dare il loro consueto e necessario appoggio. Cospicui gruppi di uomini e donne delle forze dell’ordine restano comunque pronti nelle retrovie per intervenire in caso di criticità.

Solo stasera, quando la panoramica degli eventi sarà completa, il questore procederà a redigere l’ordinanza sull’ordine pubblico che distribuisce e assegna ai vari funzionari i servizi da mettere in campo. Anche stavolta la disponibilità a concedere la piazza per manifestare è stata preceduta in via Fatebenefratelli da una settimana di dialogo con gli organizzatori di manifestazioni e cortei. Naturalmente parliamo di quegli eventi che sono stati regolarmente preavvisati e quindi non il presidio di largo Greppi, sul quale sono puntati gli occhi degli investigatori della Digos.

Tutto questo, naturalmente, senza mai dimenticare - qualora ce ne fosse bisogno - l’allarme terrorismo, ancora più subdolo se si pensa alla presenza graditissima ma difficilmente controllabile di stranieri a Milano per la settimana della moda.

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