Cronache

"Sei cicciona". E la prende a pugni

Vittima e aggressore hanno la stessa età: 12 anni. Il bullo è di buona famiglia

"Sei cicciona". E la prende a pugni

«Sei grassa». E le molla un pugno in faccia spedendola in ospedale. È accaduto in una scuola del Siracusano, in un paese vicino ad Augusta. La vittima è una 12enne e il bullo che l'ha presa di mira da tempo è un suo coetaneo. Il calvario della ragazzina inizia con l'avvio dell'anno scolastico. Si trova a frequentare una nuova scuola, in prima media, nuovi insegnanti e nuovi compagni. La bambina è seguita da una insegnante di sostegno che, stando alla denuncia sporta dalla madre ai carabinieri della Compagnia di Augusta a seguito del grave episodio di bullismo consumatosi venerdì mattina a scuola, avrebbe assistito alle angherie subite dalla figlia da parte del 12enne, un bambino proveniente da una famiglia «normale», sconosciuta alle forze dell'ordine. Le prese in giro erano costanti, la ragazzina veniva continuamente molestata perché «rea» di essere rotondetta e di non piacere a quel bullo che continuava a farle dispetti e a offenderla. Venerdì mattina si è consumato l'atto finale di un lungo processo di cui, secondo la dettagliata denuncia sporta dalla madre della piccola, tutti a scuola erano al corrente, visto che il bullo non si è mai guardato dal non farsi notare mentre prendeva di mira la compagna di classe.

I carabinieri, che indagano sull'accaduto, vogliono approfondire proprio questo aspetto. Si vuole, cioè, accertare se è vero, come risulta da denuncia, che gli episodi di violenza psicologica siano risalenti a mesi addietro e capire cosa abbia fatto alla scuola in tutto questo tempo, nel corso del quale la ragazzina è stata vittima di canzonature e dispetti, e vogliono accertare se il dirigente scolastico sia stato messo al corrente di quanto accadeva. Nei prossimi giorni saranno sentiti i docenti, eventuali altri testimoni che fanno parte dell'organico dell'istituto scolastico, mentre si opta al momento per non sentire i compagni di classe del ragazzino violento e della vittima, visto che, malgrado abbiano assistito all'escalation di violenza nei confronti della compagna, non hanno mai preso parte a nessuno degli attacchi mirati a denigrarla.

Il bullo è stato segnalato all'autorità giudiziaria minorile, ma, proprio alla luce della sua tenera età, non è imputabile. I militari dell'Arma, nell'ambito del percorso sulla legalità organizzato nelle scuole, incontreranno presto gli alunni della scuola in cui si è consumato il grave atto di bullismo. Il capitano della Compagnia, Rossella Capuano, incentrerà le lezioni sul bullismo per fare comprendere ai ragazzi la gravità di quanto si è consumato, che ha portato una ragazzina della scuola a vivere un importante disagio, culminato poi in un'aggressione fisica.

La dodicenne ha avuto qualche giorno di prognosi, ma resta indelebile in lei la sopraffazione vissuta giorno dopo giorno, vittima, com'è stata, di una violenza psicologica e fisica che potrà superare solo col giusto sostegno.

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