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Il Salone di Ginevra sarà più «hi-tech»

Intesa con l'Ifa di Berlino sul modello Ces di Las Vegas. Novità e assenze

Gabriele Villa

Milano Come si fa a guidare con gli occhi chiusi? Sognando. Solo e semplicemente sognando, non c'è altra scelta. Non c'è altra strada che, in alternativa, si possa percorrere. E allora ecco che il Salone internazionale dell'auto di Ginevra, che sta per aprire i battenti della sua edizione numero 88, in calendario dall'8 al 18 marzo, apre anche la strada, le strade del mondo della fantasia, ai sogni. Il sogno di guidare e di volare, come massima aspirazione, che atterrerà al Palexpo per decollare con la prima auto volante, la PAL-V Liberty, equipaggiata di due motori aeronautici Rotax, omologata in Europa e States, per circolare sia su strade aperte al pubblico sia nei cieli.

Di fatto un veicolo con tre ruote che, nell'arco di dieci minuti, si trasforma in una sorta di elicottero con tanto di pale in grado di farlo volare. Il debutto commerciale avverrà nel 2019 e dopo la fase di lancio sarà possibile acquistare la versione entry-level a un prezzo di 399mila dollari. Ma tornando con i piedi per terra, nelle hall del Palexpo ci sarà spazio per altri sogni. Con auto da sogno, ovviamente. Come la nuova Ferrari 488 Pista, freccia da 720 cv in prima mondiale, degna erede della 458 Speciale e come, tra le altre, la McLaren Senna, le Aston Martin Vantage e DB11 Volante, la Range Rover SV Coupé. Ma, come ha tenuto a sottolineare Maurice Turrettini, presidente del Salone elvetico, a Ginevra sarà possibile ammirare ben 110 novità, di cui 89 mondiali e 21 europee.

E se è vero come è vero che sono attesi 700mila visitatori è altrettanto vero, ha ricordato Turrettini, «che i padiglioni più affollati sono da sempre quelli dei brand italiani e il pubblico che, dai 9 ai 90 anni, entra a visitare il Salone, è almeno per la metà di appassionati italiani». E, a proposito di età, per restare giovane e aitante, il Salone di Ginevra ha deciso, a 88 anni, di sposarsi. Turrettini ha infatti annunciato un accordo con l'Ifa di Berlino, rassegna internazionale dell'elettronica. Nel futuro dell'esposizione svizzera ci sarà, questo è certo, sempre più spazio per high-tech, auto connesse e vetture a guida autonoma, grazie, quindi, a questa partnership.

«L'dea - ha anticipato Turrettini - è che l'accordo consenta di organizzare due volte l'anno, una a Berlino e una da noi, stand e convegni sul tema auto ed elettronica, nell'ambito del progetto Shift Automotive, un gemellaggio che punta a tradursi nell'equivalente del Ces di Las Vegas».

Intanto, tra i tanti modelli per la prima volta sulla passerella ginevrina possiamo ricordare la nuova Mercedes Classe A, la Bmw X4, la Citroën C4 Cactus, la nuova Kia Ceed, la Mazda 6, la Hyundai Santa Fe e la Ford Ka+ Active, il Suv derivato dalla city-car.

Prima europea per la Jeep Wrangler, target del desiderio per il popolo 4x4, assieme alla nuova Mercedes Classe G. E tra le «verdi» auto per un futuro altrettanto verde, la Hyundai Kona Electro, la Jaguar i-Pace e la SsangYong e-Siv.

Assenti di peso Opel e Ds.

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