Cronache

Nella casa in cui fu uccisa Pamela è stato trovato un etto di eroina

Gli inquirenti hanno trovato quasi 100 grammi di droga nella casa di Innocent Oseghale: ora l'alibi del nigeriano vacilla

Nella casa in cui fu uccisa Pamela è stato trovato un etto di eroina

La polizia giudiziaria ha ritrovato quasi un etto di eroina nella casa di Innocent Oseghale, il principale indiziato per l'omicidio della 18enne Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi lo scorso 30 gennaio a Macerata, nelle Marche.

Gli inquirenti ora chiederanno conto di questo ritrovamento al 29enne nigeriano e al connazionale Lucky Awelima, di 27 anni.

Come ricostruisce il Corriere Adriatico, ai due è contestato il possesso di quella droga con ogni probabilità a essere spacciata sulle strade e detenuta nell'appartamento di via Spalato 124. Si tratta di una contestazione importante perché di fronte al procuratore Giovanni Giorgio e al sostituto procuratore Stefania Ciccioli Oseghale dovrà spiegare la provenienza di quella droga nonostante fino ad ora abbia sempre sostenuto di non aver mai spacciato eroina ma solamente marjiuana.

Il 29enne nigeriano, al contrario, ha raccontato che, di fronte alla richiesta di eroina, lui aveva indirizzato Pamela proprio dal suo connazionale Awelina, che a suo dire avrebbe potuto procurare la sostanza alla ragazza. Awelina peraltro ha sempre negato di aver mai spacciato alcunché.

Ora le indagini si aggiornano a domani, quando il Tribunale del riesame di Ancona si riunirà in udienza per valutare le richieste di scarcerazione in vista di una possibile pena alternativa alla detenzione.

Il prossimo 16 marzo, invece, i due africani verranno sottoposti a un nuovo interrogatorio davanti al magistrato.

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