Economia

Mano leggera di Bruxelles sulle sofferenze bancarie

Mercoledì le linee guida della Commissione: concessi due anni, nuove regole non retroattive

Mano leggera di Bruxelles sulle sofferenze bancarie

Sarà la Commissione Ue a legiferare per prima sulla gestione dei crediti deteriorati, con qualche giorno di anticipo rispetto alla Bce. Mercoledì prossimo arriveranno infatti le attese norme che si applicheranno a tutte le banche, e non caso per caso come quelle di Francoforte (attraverso l'esame Srep). L'obiettivo è aiutare a ridurre le sofferenze esistenti e prevenirne l'accumulo in futuro. Ma le regole di Bruxelles - due anni di accantonamenti per i prestiti con collaterale, otto ma in maniera graduale per gli altri - si applicheranno solo ai nuovi prestiti che andranno in sofferenza: istituire dei tempi prefissati per accantonare sullo stock esistente avrebbe, infatti, provocato grandi ammanchi di capitale nei bilanci bancari.

Per smaltire la montagna esistente, comunque, la Commissione di Jean-Claude Juncker mette in campo tutta una serie di misure volte ad agevolare le operazioni di mercato e sostenere un poco i prezzi. Si va dall'istituzione di veicoli simili a bad bank nazionali sull'esempio di Spagna e Irlanda, una richiesta avanzata più volte dalla Banca d'Italia, a meccanismi di garanzia statale come le «Gacs» italiane. Per agevolare le operazioni di vendita e tirare un poco su i prezzi (attualmente il mercato paga fra il 20 e il 22% sul valore di libro) l'Europa prova anche a creare un mercato secondario continentale grazie a un «passaporto» unico per operare in diversi Stati. Per prevenire nuove sofferenze si adotta il «patto marciano» italiano che consente di non ricorrere al giudice in caso di mancato pagamento.

Secondo quanto si apprende, mercoledì verrà presentato anche un rapporto aggiornato sulle cifre di npl: a gennaio i dati dicevano che nel secondo trimestre 2017 gli npl erano il 4,6% dei prestiti totali ma mercoledì si registrerà un trend ancora in calo. Proprio ieri Bankitalia ha comunicato che a gennaio le sofferenze delle banche italiane sono diminuite del 9,3% su base annua (erano diminuite del 10,3% nel mese precedente). Altre operazioni sono previste nei prossimi mesi.

Dopo Bruxelles si muoverà Francoforte con l'ormai famoso «addendum» atteso per il 1 aprile che ha scatenato l'aspro confronto con l'Europarlamento. Nei giorni scorsi il presidente Antonio Tajani è tornato ad alzare la voce: «Sui crediti deteriorati mi sono opposto al capriccio di una tecnocrate della Vigilanza, che si era arrogata il diritto di prendere il posto del legislatore».

Quindi, «se tentasse di far passare in via surrettizia un'attività pseudo legislativa sarei costretto ad andare di fronte alla Corte di giustizia europea», ha aggiunto riferendosi a Daniele Nouy, capo della Vigilanza europea.

Commenti