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Guidò la nave anti Ong: leader di Defend Europe arrestato a Londra

Il leader di Generazione Identitaria in Austria detenuto per tre giorni poi espulso dal Regno Unito e bandito a vita. Partecipò alla missione contro le Ong

Guidò la nave anti Ong: leader di Defend Europe arrestato a Londra

Arrestato, rinchiuso in un centro di detenzione "con spacciatori, stupratori e criminali", rimpatriato in Austria e bandito a vita dall'Inghilterra. La sua colpa? Far parte di una organizzazione di destra, impegnata nella lotta all’immigrazione di massa, e aver preso un aereo per partecipare ad un comizio a Londra sulla libertà d'espressione. Alla faccia della democrazia.

Martin Sellner, attivista politico e leader di Generazione Identitaria a Vienna, era tra i capi di Defend Europe. Forse ricorderete la C-Star, il natante anti-Ong che per settimane ha navigato di fronte alle coste della Libia per contrastare "l'importazione" di migranti in Italia. Con Sellner è finita in manette anche Brittany Pettibone, giornalista freelance americana e fidanzata del militante di destra. I due sono stati arrestati venerdì all'aeroporto di Londra e rilasciati solo oggi. Secondo quanto apprende ilGiornale da fonti di Gi, sarebbero stati dichiarati "dissidenti politici", banditi a vita dal Regno Unito e rimpatriati in Austria. Neppure si trattasse di terroristi.

Sellener e Pettibone erano diretti ad un sit-in all'Hyde Park dove avrebbero incontrato Tommy Robinson, un altro attivista considerato estremista dalle autorità londinesi. "Il governo ha deciso che il discorso di Martin sulla tematica della libertà d’espressione era troppo pericoloso per essere ascoltato", scrive in un comunicato Generazione Identitaria. La verità è - se possibile - ancor più grottesca.

Nel documento di rifiuto del permesso d’ingresso nel Regno Unito consegnato a Pettibone si legge che secondo le autorità inglesi le attività pianificate dalla coppia a Londra costituiscono “una seria minaccia agli interessi della società e con ogni probabilità portino tensioni tra le comunità locali e il Regno Unito”. Il motivo? “Il suo fidanzato - si legge nell’atto di espulsione - ha ammesso in un colloquio di essere il co-fondatore della branca austriaca di Generazione Identitaria che è considerata in Gran Bretagna un’organizzazione di destra”. Insomma: se sei non sei di sinistra, non puoi entrare. Cacciato perché di destra.

Senza contare che la (fidanzata) cronista era lì al solo scopo di intervistare un cittadino britannico. Forse razzista e di destra, ma pur sempre in una banale intervista si trattava. Non è stata di certo espulsa la giornalista di PiazzaPulita che nel 2014 incontrò in un parco pubblico il leader degli imam radicali dell’Inghilterra, arrestato dalla polizia con l’accusa di terrorismo e rilasciato solo dietro cauzione. Il predicatore dichiarò senza mezzi termini di non “credere nella democrazia”. Altro che estremismo di destra.

Nella stessa situazione si è trovata un'altra protagonista di Defend Europe, la giornalista Lauren Southern. Ferata a Calais, è stata tenuta in un centro di detenzione sotto il controllo della polizia. Alla base della decisione ci sarebbe l'ammissione di aver "distribuito materiale razzista a Luton". Per questo la cronista rappresenterebbe un "pericolo per gli interessi fondamentali della società" tanto da negarle il permesso di acesso in Inghilterra. "Sono stata indagata sulla base della lista 7 (legge sul terrorismo), detenuta per 6 ore e poi bandita dal Regno Unito per il razzismo", scrive la Southern su Facebook.

Certo, Sellner è stato trovato in possesso di volantini “riguardanti l’eventualità di possibili episodi di violenza al suo discorso”. Ma si bandisce a vita un ragazzo perché in possesso di un volantino? Soprattutto se è diretto all’Hyde Park Corner, simbolo per gli inglesi della libertà di espressione. Qualunque essa sia.

Anche quella di destra e contro l’immigrazione o l’islamismo.

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