Caso Skripal

May, ultimatum a Putin: "Spieghi il gas nervino. Noi pronti a ritorsioni"

La premier: "È un atto proditorio contro il nostro Paese". Il Cremlino: "Show da circo"

May, ultimatum a Putin: "Spieghi il gas nervino. Noi pronti a ritorsioni"

Londra - «La Russia ha tempo fino a oggi per dirci se la Russia ha attaccato di proposito il nostro Paese o se ha perso il controllo di agenti chimici potenzialmente catastrofici consentendo che finissero in mani altrui». È un vero e proprio ultimatum quello lanciato ieri dalla premier britannica Theresa May al governo di Mosca ed è solo il primo assaggio di uno scontro, che si preannuncia durissimo tra i due Paesi. Ieri, dopo aver convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere del caso Skripal, May ha riunito le Camere e come previsto ha puntato il dito accusatore contro la Russia dichiarando che la sua responsabilità nel tentato omicidio dell'ex agente dei servizi segreti e di sua figlia è «altamente probabile».

«Il Consiglio è stato aggiornato sull'inchiesta in corso ed è ora chiaro che mister Skripal e sua figlia sono stati avvelenati con un agente nervino del tipo di quelli sviluppati in Russia ha spiegato May che è anche noto sotto il nome di Novichok. Il primo ministro ha riferito che la sostanza è stata identificata dagli esperti del Laboratorio della Difesa di Porton Down. «Sappiamo che la Russia ha già prodotto questa sostanza ed è ancora capace di farlo ha proseguito May ci sono dei dati sugli omicidi sponsorizzati dallo stato russo; le nostre indagini mostrano che la Russia considera i disertori come legittimi obiettivi per degli omicidi. Il governo ha quindi concluso che è altamente probabile che la Russia sia responsabile dell'atto perpetrato contro Sergei e Julia Skripal». Parole pesantissime, che non lasciano dubbi sulle intenzioni degli inglesi nei confronti di Mosca, anche se per ora il governo ha deciso di attendere la risposta diplomatica.

Sempre ieri infatti l'ambasciatore russo a Londra è stato convocato d'urgenza ed entro la fine della giornata di oggi dovrà fornire delle spiegazioni dettagliate al governo sulla vicenda e su come sia stato possibile che un'arma chimica così potente sia stata usata contro Skripal e sua figlia, nell'anonima cittadina inglese di Salisbury, che da giorni viene rivoltata come un calzino da centinaia di agenti. Allo stesso tempo Londra ha anche chiesto alla federazione russa di inviare all'Organizzazione che si occupa delle armi chimiche proibite una relazione completa e dettagliata del Programma Novichok. «Se le risposte che riceveremo non saranno credibili ha concluso May ieri mercoledì tornerò qui a illustrarvi tutte le misure che siamo pronti a prendere contro la Russia».

Una minaccia fin troppo chiara alla quale però I russi rispondono con una certa dose di studiata indifferenza. «Gli inglesi risalgano alle cause e poi discuteremo del caso di Salisbury» ha risposto un impassibile Vladimir Putin al giornalista della Bbc, mentre il ministro degli Esteri russo, attraverso la portavoce Maria Zakharova ha definito la relazione della May «uno show da circo, tenuto nel Parlamento inglese». «La conclusione è ovvia ha dichiarato Sergej Lavrov si tratta dell'ennesima campagna politica e d'informazione basata sulla provocazione». «L'uso di un agente nervino letale sul suolo del Regno Unito è un oltraggio» commenta la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, definendo l'attacco contro l'ex spia russa «sconsiderato, indiscriminato e irresposabile» e puntando il dito contro Mosca.

Non si fermano intanto le indagini sul campo a Salisbury, dove gli esperti dell'anti-terrorismo continuano a ispezionare ogni luogo sospetto. Fino a domenica scorsa erano già 500 le persone a cui era stato consigliato di lavare o bruciare gli indumenti che indossavano nel giorno dell'avvelenamento e anche ieri la polizia ha fatto chiudere un parcheggio del supermercato Sainsbury situato nelle vicinanze.

Tutte misure precauzionali si sottolinea, perché il pericolo per la popolazione è basso - spiega il governo - ma tra i residenti ancora increduli per quanto è accaduto in questi giorni comincia a farsi strada una forte preoccupazione.

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