Sport

Zucchero: «Io, on the road, tra paesaggi e tanta musica»

Il bluesman italiano svela la sua passione per l'auto Dalla 600 azzurrina di papà alla Volvo XC90 hi-tech

Gabriele Villa

Il successo? È dolce. Dolce come lo zucchero. A essere proprio sinceri «quello» Zucchero, ovvero Adelmo Fornaciari. Chi l'avrebbe mai detto che proprio lui, il re e l'ambasciatore nel mondo del blues made in Italy, nonché driver innamorato di Volvo e nonché collezionista di auto d'epoca, avrebbe portato fortuna all'azienda svedese? Lui, protagonista del recente incontro «Vision» al Volvo Studio di Milano per rispondere a 20 domande 20 sulla sua vita e sulle sue passioni, avrebbe guidato idealmente la XC40 verso il titolo ambitissimo di «Auto dell'anno 2018» al Salone di Ginevra? Michele Crisci, presidente di Volvo Italia, la sua gioia (doppia) la esprime così: «Il rapporto che lega Volvo Car Italia, e più in generale, il brand Volvo, a Zucchero è speciale, fatto di affinità e di rispetto reciproco. Va decisamente oltre l'aspetto aziendale».

E Zucchero ripaga il mondo dell'automotive così: «Prima di prendere un aereo per raggiungere una località preferisco vedere tutte le possibilità che ci sono per andarci on the road. Poco tempo fa con la mia band dovevamo andare da Washington a Fort Lauderdale per tenervi un concerto, ma un uragano continuava a imporre ore di ritardo all'aereo che avremmo dovuto prendere. Ho lasciato lì la mia band e ho chiesto alla mia assistente di recuperami un'auto. Volvo me ne ha messa subito una a disposizione e così siamo andati da Washington a Fort Lauderdale in due giorni, godendoci unaviaggio troppo bello, scoprendo luoghi, anche piccoli paesini, che mai avremmo immaginato, e improvvisando soste. Abbiamo deviato per Charleston, Charlotte, Savannah, dove abbiamo incontrato dei pescatori di granchi e ci siamo uniti a loro, tanto che poi ci hanno anche spiegato come prepararla, la zuppa di granchi».

E la musica in auto? Zucchero non ha dubbi. «Quando voglio ascoltare la musica la cosa migliore è prendere una macchina e andarmene magari in posti isolati, lungo quelle stradine della Bassa che costeggiano il Po e dove capita che mi vengono anche le idee. Se ascolti la musica in auto, intanto guardi il paesaggio e scopri delle meraviglie che spesso sono in sintonia con la musica che stai ascoltando. Sentire la musica in movimento è una cosa fantastica: posso decidere se un mix va bene, mi piace o non piace. Non riesco più a star tappato in una stanza, mi annoio. Invece ascoltare musica in viaggio, a velocità di crociera, mi dà sensazioni superiori. Certo, devi stare attento, perché se il paesaggio intorno ti affascina anche una canzone schifosa rischia di sembrarti bella». Zucchero che guida Volvo: «Quella che ho adesso (XC90 First Edition, ndr) è un piacere. È affidabilissima, comoda, non ti stanchi mai». E Zucchero collezionista d'auto: «L'auto dei ricordi belli e struggenti resta la 600 azzurrina che aveva mio padre. L'ho ritrovata, proprio dello stesso colore, da alcune suore di Mantova e l'ho comprata. Quando il tempo è bigio e magari piove, ci vado a fare dei giri perché dentro quella scatolina torno indietro.

Al riparo dalle stupidaggini del mondo».

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