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Il centrodestra testa l'unità sul nome di Romani al Senato

Lega e Fdi pronte a convergere sull'azzurro a Palazzo Madama. Berlusconi: aggressione mediatica a Brunetta

Il centrodestra testa l'unità sul nome di Romani al Senato

I movimenti sono sempre minimi, apparentemente quasi impercettibili nel pre-partita dell'elezione dei presidenti delle Camere, test fondamentale in vista della formazione di un governo dalla natura ancora non identificata. Ma nel cantiere del centrodestra il lavoro continua così come i contatti sia con gli alleati, sia con il Movimento Cinquestelle e il Pd.

Dopo le scosse telluriche degli ultimi giorni Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno letto con attenzione l'intervista di Giancarlo Giorgetti - il numero due di Matteo Salvini - che ha assicurato che «noi non vogliamo affatto eleggere i presidenti delle Camere solo con i Cinquestelle» e che «il centrodestra riuscirà a fare il governo». Parole giudicate ragionevoli ed equilibrate. Una strategia della distensione che fa il paio con l'accordo sul nome di Renzo Tondo come candidato per il Friuli, una mossa di responsabilità che ha suscitato qualche perplessità nella base leghista, già pronta a sostenere Massimiliano Fedriga. Proprio sulla questione Friuli il presidente di Forza Italia e di Fratelli d'Italia si sono sentiti telefonicamente venerdì pomeriggio. E contatti sono in corso anche per individuare il candidato del centrodestra per Palazzo Madama.

Inizialmente la convinzione diffusa di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia era che il Movimento Cinquestelle puntasse sulla casella del Senato e su Danilo Toninelli. I grillini, invece, hanno chiesto ufficialmente la poltrona più alta di Montecitorio. Il centrodestra deve quindi esprimere un candidato che alla luce della candidatura per la premiership di Matteo Salvini potrebbe essere Paolo Romani, le cui quotazioni nelle ultime ore sono in salita. Il Carroccio offrirebbe così una «prova di fedeltà» alla coalizione rispettando il vincolo elettorale. Il nodo, da quanto trapela, è nel Movimento Cinquestelle che preferirebbe un altro candidato, la questione però è tutt'altro che chiusa. «Cambia tutto di minuto in minuto, ma la possibilità c'è», ammette un alto dirigente azzurro.

Berlusconi ieri era in Umbria insieme a Francesca Pascale per partecipare come testimone di nozze al matrimonio tra la deputata e coordinatrice umbra di Forza Italia Catia Polidori e l'imprenditore senese Roberto Porcelli. Cerimonia e ricevimento nel Castello di Solfagnano Parlesca, in provincia di Perugia, sono stati blindatissimi. Qui comunque l'ex premier ha avuto occasione di confrontarsi con Antonio Tajani e Renato Brunetta. E proprio il capogruppo di Forza Italia ieri ha incassato moltissimi messaggi di solidarietà da parte dei parlamentari azzurri dopo alcuni articoli fortemente critici nei suoi confronti pubblicati da Libero e il Tempo. Nel tardo pomeriggio, poi, è arrivato il comunicato di Berlusconi. «Considero gli attacchi giornalistici dei quali è oggetto Forza Italia e il particolare il suo capogruppo Renato Brunetta ben al di là del legittimo diritto di critica della nostra azione politica.

Né Forza Italia né io ci siamo mai fatti intimidire da questo tipo di aggressioni e continueremo a lavorare con la serietà e la serenità di sempre per far uscire il Paese da questa delicata situazione di stallo e assicurare all'Italia un governo stabile».

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