Cultura e Spettacoli

"Cani di Razza" vince il festival Cortinametraggio 2018

Con le premiazioni e l’omaggio al regista Gianni Amelio si chiude nella capitale delle Dolomiti la settimana di proiezioni, dibattiti e presentazioni giunta alla sua edizione numero 13

"Cani di Razza" vince il festival Cortinametraggio 2018

Si chiama «Cani di razza» il corto di Riccardo Antonaroli e Matteo Nicoletta che è stato premiato come Migliore opera assoluta al festival Cortinametraggio 2018, appena conclusosi nella capitale delle Dolomiti. «Gli autori - si legge nella motivazione- hanno affrontato la tematica con spietata e caustica autoironia. Il riconoscimento è stato assegnato per la regia elegante, fluida e l'estrema cura di ogni dettaglio, per la scenografia, i costumi, la fotografia, per un attento studio dei tempi comici e della messa in scena sempre scandita da un ritmo incalzante, mai banale, che coinvolge costantemente il pubblico anche grazie alla brillante ed affiatata performance del cast». Il successo di questo film breve non finisce qui, perchè riceve anche il Premio Miglior Corto, il Premio ai Migliori Dialoghi, il Premio Hotel Cristallo e il Premio Fraccaro. Il Premio del Pubblico va, invece, a «La Madeleine e lo Straniero» di Alessandra Cardone, presentato in anteprima assoluta al festival ideato e diretto da Maddalena Mayneri. L’autrice, che avrà la possibilità di realizzare uno spot pubblicitario per uno degli sponsor, ha vinto poi il Premio Bayer «La donna in tutte le sue eccellenze». Ecco la motivazione della giuria: «Abbiamo selezionato “La Madeleine e lo Straniero“ per la positività e la forza espressa dalle due donne, capaci di non lasciarsi abbattere dalla sofferenza, dalla malattia e dalle difficoltà e capaci di guardare e andare avanti ma allo stesso tempo capaci di perdonare». La Cardone fa la tripletta con il Premio Viva Production «per regia e qualità del corto scelto tra i tanti visti».Nella serata delle premiazioni, che ha concluso la settimana di proiezioni, dibattiti e presentazioni affollata di vip, c’è stato un omaggio a Gianni Amelio, con la proiezione del suo primo corto, «Casa d’altri», girato nella Amatrice del dopo-terremoto. Al regista, che ha presentato a Cortina il suo libro «Padre quotidiano» sulle emozioni di un’adozione, è stato consegnato poi il riconoscimento dei giornalisti cinematografici. Il Premio Miglior Regia del festival è andato a «Via Lattea», di Valerio Rufo; la menzione speciale per la sezione cortometraggi a «Simposio Suino in Re Minore» di Francesco Filippini, la menzione speciale all'attrice Maria Disegna per «L'ora del buio» di Domenico De Feudis. E ancora, il Premo Anec -Fice per il miglior corto assoluto, che sarà distribuito in 450 sale di tutta Italia, a «Bismillah» di Alessandro Grande, già vincitore del David di Donatello 2018. «Il riconoscimento per la capacità di dar voce e significato ai silenzi - sottolinea la motivazione- alle pause e alle paure nel descrivere la situazione precaria di due fratelli immigrati in Italia, in un contesto di quotidianità apparente. Ottima la regia, per il ritmo crescente e la direzione degli attori non professionisti». Il corto ha avuto anche il Premio Augustus Color. Al corto più web, «A Christmas Carol» di Luca Vecchi, è andato il Premio Rai Cinema Channel (un contratto di acquisizione dei diritti), con la motivazione: «Per l'originalità con cui viene toccato un tema profondo come la violenza sui bambini e per la maestria tecnica che rende la narrazione fluida e singolare. Rai Cinema ritiene che sia di fondamentale importanza dar voce a questa drammatica piaga sociale anche grazie al cinema, che si rivela sempre essere il mezzo più potente ed efficace per mostrare tutto ciò che a volte si fa fatica a vedere». Il premio alla Migliore Colonna Sonora è andato a Sarah Hezen per «Blindman's Lane» di Diego Indraccolo e Alice Gatti, «per aver creato identità con il film, espressa in un unico fluire di immagini e di suoni, attraverso un sound design ricercato ed elettronica raffinata in cui la voce del protagonista diventa essa stessa uno strumento, e in cui tutte le suggestioni sonore sono concertate in perfetta simbiosi con le immagini stesse». Menzione speciale Colonna Sonora a Gianluca Sibaldi per «Bismillah» di Alessandro Grande, «perché pochi secondi di una melodia, intensa nella sua semplicità, riescono a regalare poesia alla durezza del mondo visto dagli occhi della protagonista». Il Premio Pride Eyewear al miglior attore e alla migliore attrice sono stati consegnati rispettivamente a Fabrizio Mazzeo, protagonista de «L'ippopotamo» di Lorenzo Marinelli e Daphne Scoccia per il corto «Cristallo» di Manuela Tempesta e «Via Lattea» di Valerio Rufo. Per la sezione Videoclip Musicali il premiato è stato «This War di Elenoir», diretto da Cristiano Pedrocco. «Tu t'e scurdat'è me di Liberato'»diretto da Francesco Lettieri ha vinto la Menzione Speciale-Hausbrandt Theresianer e la Menzione speciale della Giuria Videoclip è andata a «Rushing Guy di Lim», diretto da Giorgio Calace e Karol Sudolski. Il Premio Cubeolo è stato consegnato invece a Erminia Manfredi, vedova del grande Nino, «per il suo incondizionato entusiasmo che si rinnova nel tempo».Una novità di questa edizione numero 13 del festival è stata il Premio Medusa al miglio soggetto, consegnato dal regista Paolo Genovese e dall’amministratore delegato della Medusa Film, Giampaolo Letta a Ciro Zecca, per «The boat».Primo nella sezione Branded Entertainment «Il mio Dubai è qui» di Laura Chiassone, «per riuscire ad essere una vera e propria piccola opera cinematografico coniugando una narrazione intima e universale ad una regia, fotografia e recitazione di altissimo livello. Per aver saputo legare il brand ad una storia che racconta la forza e la debolezza, il futuro e le speranze del nostro Paese. È una pubblicità ma ha il potere di commuovere». Premio Generation Future, nato dalla collaborazione tra il progetto MigrArti del Mibact e il Cir (Consiglio Italiano per i Rifugiati) , a «L'amore senza motivo» di Paolo Mancinelli.

Elettra Mallaby ha ricevuto il Premio Talento Emergente del Veneto - Pista Nera e il Premiere Film Award, con la distribuzione al corto vincitore, a «Gong!» di Giovanni Battista Origo: «Ottima performance dei protagonisti, (Benedetta Buccellato e Antonio Catania) e qualità della scrittura - cita la menzione- Una regia coraggiosa che sceglie un piano sequenza di oltre tredici minuti all'interno del quale tutto funziona bene».

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