Salute

Quante bufale servite in tavola Ora i dietologi assolvono carne di maiale cacao e uova

Daniela Uva

È troppo calorico, rischia di scatenare forti allergie, fa male ai denti, può essere pesante da digerire. Questi sono solo alcuni giudizi che hanno trasformato il cacao in una sorta di nemico da temere. Oggi, grazie a innumerevoli ricerche scientifiche, sappiamo che questo alimento è un vero e proprio elisir per la salute. Perché contiene endorfine, che agiscono come un potente anti depressivo naturale, ma anche perché è ricco di sostanze benefiche come per esempio la vitamina A e il calcio. Naturalmente, come per tutti i cibi, affinché questi effetti positivi agiscano bisogna prestare attenzione alle quantità. Ogni dieta deve essere bilanciata e varia. E questo vale per qualunque alimento. Comprese alcune varietà di frutta e verdura. Prima di tutto però bisogna sfatare alcuni miti. Non tutti gli alimenti che si pensa facciano male sono veramente dannosi. Così come non tutti i cibi che si crede siano amici della dieta possono essere mangiati in grandi quantità. Le più recenti scoperte scientifiche hanno infatti dimostrato che molte credenze popolari sono sbagliate, almeno in parte. «Ormai, anche grazie a internet, si scrive e si legge di tutto» conferma Fulvio Muzio, direttore del reparto di Dietologia dell'ospedale Sacco di Milano. «Per questo è fondamentale considerare solo studi scientifici seri». Ricerche che in qualche caso contraddicono quello che si è sempre pensato.

GRASSI

I grassi animali non sono necessariamente negativi. In particolare, quelli provenienti dal maiale. «I grassi devono essere divisi in saturi e insaturi - dice l'esperto -. I primi si trovano nelle carni animali, nei derivati e negli oli tropicali come quello di palma. Se consumati in grandi quantità sono potenzialmente dannosi per la salute». Ma questo non è sempre vero. «I grassi di maiale, se gli animali vengono alimentati bene, sono anche ricchi di acidi grassi polinsaturi, che possono essere benefici».

FORMAGGI

Un discorso simile va fatto per i formaggi. Così come per le mandorle e l'olio di cocco. «Questi alimenti non possono essere demonizzati, purché non vengano consumati in modo eccessivo». Anche i formaggi, specialmente quelli freschi, hanno molte proprietà benefiche, compatibili con un regime alimentare sano. Per esempio sono ricchi di calcio. «L'importante è consumarli nelle dosi giuste. L'ideale sarebbe una porzione di formaggio fresco da cento grammi, due volte alla settimana. Se invece si preferisce il prodotto stagionato bisogna scendere a 50 grammi».

UOVA

Per molto tempo si è creduto che l'uovo fosse troppo pensante e che se ne dovesse mangiare solo uno a settimana. Anche questa credenza va sfatata. «Le uova, soprattutto nel tuorlo, contengono le proteine più nobili presenti in natura. Hanno un altissimo potere biologico grazie a numerose vitamine e minerali. Ecco perché, a meno che non si abbiano seri problemi di colesterolo, è possibile consumare tre uova a settimana, ma mai tutte insieme».

PASTA

È la regina della dieta mediterranea, ma è anche ricchissima di carboidrati. Ecco perché per molto tempo si è creduto che la pasta non potesse essere consumata di sera. Tutto falso. «Molti studi scientifici hanno provato che il consumo a cena non solo non favorisce l'aumento del peso ma è anche salutare - conferma il dietologo -. Perché aumenta la sensazione di sazietà, riduce la secrezione di insulina e favorisce il sonno. La cosa migliore sarebbe mangiare una sola porzione al giorno, per un massimo di 80 grammi. Senza demonizzarne il consumo di sera».

SOIA

Spesso questo alimento viene messo in correlazione con problemi di salute, perché contiene fitoestrogeni che influiscono sul corredo ormonale e quindi possono determinare situazioni di infertilità. Eppure anche questo aspetto è stato smeussato dalla scienza. «Se nelle giuste quantità, anche la soia può essere consumata senza problemi. Consiglio al massimo due o tre pasti alla settimana, sotto forma di formaggi o hamburger vegetali. Ma anche come germogli nelle insalate».

CARNE

È ricca di proteine, ma nella versione rossa o lavorata la carne deve essere mangiata con molta moderazione. Basti pensare che nell'ottobre 2015 l'Oms ha pubblicato un rapporto nel quale ha provato una correlazione fra il consumo eccessivo di questi prodotti e l'aumento di alcune forme di tumore. «Circa 800 studi scientifici hanno dimostrato la maggiore incidenza di cancro colon rettale. Per questo non bisognerebbe mai mangiare carni rosse o lavorate più di due volte a settimana».

VINO

Spesso si dice che un bicchiere di vino al giorno sia un toccasana per la salute. Ma anche questo non è sempre vero. «Dal punto di vista cardiologico questo assunto è corretto. Ma non lo è dal punto di vista oncologico. Il vino e l'alcol sono sempre associati all'aumento delle possibilità di sviluppare tumori, anche in quantità minime. E questo vale soprattutto per le donne, che li smaltiscono meno facilmente».

RISO

Nella sua versione raffinata, cioè bianca, questo alimento non ha particolari proprietà nutrizionali. Ecco perché andrebbe sempre consumato integrale, o semi integrale. «Quando viene raffinato il riso perde sia la crusca, che è la parte esterna piena di fibre, sia il germe, che si trova all'interno ed è ricco di vitamine e minerali - dice ancora il dietologo -. Resta quindi solo la parte intermedia, composta per lo più da amido, cioè da zuccheri. Invece è molto buono il riso rosso, che contribuisce ad abbassare il colesterolo».

POMODORI E PATATE

Questi alimenti fanno parte del gruppo delle solanacee, ortaggi che comprendono anche melanzane e peperoni. «Fanno bene, grazie ai minerali e alle vitamine. Ma bisogna stare molto attenti. Quando sono eccessivamente maturi diventano tossici. Quando per esempio le patate sono verdi e germogliate non vanno mai mangiate, la dose pericolosa è di soli 200 grammi, quella potenzialmente letale è di 500 grammi. Questo vale anche per i pomodori troppo verdi, anche se la dose pericolosa sale a 700 grammi. Per le melanzane si arriva a tre chili, così come per i peperoni».

GRISSINI E CRACKER

Si pensa spesso che questi alimenti siano indicati nelle diete ipocaloriche. Invece non è così. «Non sono così leggeri come si pensa perché spesso contengono strutto o latte - conclude Muzio -. Sarebbe meglio sostituirli con il pane integrale.

Che sicuramente è più compatibile con una dieta».

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