Economia

E per il manager di Fca si apre un nuovo futuro

Si rafforza la sua posizione nel Lingotto Gli interessi del fondo per Hyundai

E per il manager di Fca si apre un nuovo futuro

C'è anche il nome di Alfredo Altavilla, prossimo ai 54 anni, pugliese di Taranto, una vita in Fiat (ora Fca) dove è entrato nel 1990, nell'elenco che il fondo americano Elliott ha presentato per il rinnovo del consiglio d'amministrazione di Telecom.

E sempre Altavilla era stato tirato in ballo, lo scorso anno, come possibile erede di Mauro Moretti alla guida di Finmeccanica.

Per l'attuale coo di Fca Emea (è responsabile dei mercati Europa, Africa e Medio Oriente), incarico che ricopre dal novembre 2012, il fatto di essere stato inserito nel team con cui Elliott punta a creare una nuova governance per Telecom, non rappresenta solo una consacrazione a livello mondiale, con il riconoscimento delle sue capacità manageriali. Elliott, infatti, ha appena investito 1 miliardo di dollari nel Gruppo Hyundai, diventandone azionista con l'intenzione di ribaltarne il vertice. Invitando, in pratica, l'anziano chairman, Chung Mong-Koo, 68 anni, a farsi da parte a favore del figlio Chung Eui-sun, 48 anni, vicepresidente. A questo punto, nel mosaico immaginato da Elliott, mancherebbe un tassello fondamentale: un manager operativo d'esperienza nel settore auto. La chiamata di Altavilla a far parte del possibile nuovo cda di Telecom, a questo punto, potrebbe avere un doppio scopo, tenendo anche conto della simpatia reciproca emersa tra Hyundai e Fca. Nei mesi scorsi si era infatti parlato di un interesse dei coreani verso il Lingotto, anche in funzione di una collaborazione relativa ai veicoli a idrogeno che vedono Hyundai tra i maggiori protagonisti.

Per Altavilla, il cui nome viene affiancato da Elliott a manager del calibro di Fulvio Conti (ex Enel) e Luigi Gubitosi (uno dei commissari di Alitalia, ex ad di Wind e dg della Rai, nonché cfo di Fiat), si rafforza così il ruolo all'interno del Lingotto, soprattutto in vista della successione all'ad Sergio Marchionne. Tra l'altro, nei corridoi di Fca (quella di venerdì dovrebbe essere l'ultima assemblea di Marchionne nelle vesti di ad) si mormora su un ulteriore restringimento della short list dei papabili nuovi ceo proprio ad Altavilla, peraltro molto stimato dal presidente di Fca ed Exor, John Elkann, e all'inglese Richard Palmer, uomo di numeri e attuale cfo.

Tra i passaggi più importanti nella carriera di Altavilla ci sono l'esperienza maturata in Cina (ha guidato l'ufficio di rappresentanza Fiat, a Pechino) e il coordinamento delle attività relative all'alleanza con Gm (sua controparte era Luca Maestri, ora cfo di Apple).

Inoltre, al fianco di Marchionne, è stato testimone, a New York, del blitz grazie al quale l'ad ha chiuso con Gm la put option portando a casa 2 miliardi di dollari. Anche nei negoziati per la conquista di Chrysler, Altavilla ha avuto un ruolo importante.

A completare la sua esperienza, infine, il fatto di aver guidato Fiat Powertrain e Iveco.

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