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Poliziotti, la beffa del governo: "I miseri 45 euro non arrivano"

Domenico Pianese, del Copisp, attacca: "Inaccettabili lungaggini stanno causando ulteriori ritardi" sugli aumenti per i poliziotti

Poliziotti, la beffa del governo: "I miseri 45 euro non arrivano"

Ancora il rinnovo del contratto della polizia. Quando agennaio il governo annunciò la firma del contratto di militari e poliziotti, alcuni sindacati esultarono per il risultato raggiunto. Eppure a tre mesi di distanza ci sono ancora delle lacune da colmare.

A farlo presente, come scrive oggi il Tempo, è il sindacato di polizia Coisp. In una lettera indirizzata a Gentiloni e, per conoscenza, anche a Salvini, Meloni, Berlusconi, Di Maio e Martina, il sindacato chiede all'esecutivo attuale (e a quello che verrLa fretta di chiudere il contratto nazionale di lavoro per i Ministri direttamente coinvolti è terminata il giorno successivo con la conferenza stampa in cui sono state sciorinate cifre che i poliziotti non vedranno mai nelle loro buste paga e anche quei miseri 45 euro che rappresentano l' effettivo aumento dello stipendio tarda ad arrivare perché i Ministri hanno perso la spinta elettorale e con inaccettabili lungaggini stanno causando ulteriori ritardià) di mantenere la promessa fatta a gennaio di "proseguire nella definizione della parte normativa 'per integrare le previsioni contenute nel presente decreto con riguardo agli istituti normativi e al trattamento economico accessorio'". Tradotto: gli agenti ancora non sanno come e quanto gli verranno pagati i servizi extra rispetto al contratto di lavoro. Per intenderci: straordinari, servizi esterni, notturni, ordine pubblico e via dicendo.

La Funzione pubblica nei giorni scorsi ha inviato una richiesta ai sindacati chiedendo loro di inviare "osservazionie piattaforme" su cui discutere. Il problema, fa sapere il Coisp, è che quelle piattagorme "sono già in vostro possesso perché vi sono state inviate e consegnate più volte durante le riunioni che hanno portato al contratto per il triennio 2016-2018 ed anche successivamente allo stesso".

L'accusa del segretario generale Domenico Pianese è chiara: "La fretta di chiudere il contratto nazionale di lavoro per i Ministri direttamente coinvolti è terminata il giorno successivo con la conferenza stampa in cui sono state sciorinate cifre che i poliziotti non vedranno mai nelle loro buste paga e anche quei miseri 45 euro che rappresentano l' effettivo aumento dello stipendio tarda ad arrivare perché i Ministri hanno perso la spinta elettorale e con inaccettabili lungaggini stanno causando ulteriori ritardi". Fretta e logiche elettorali, insomma, avrebbero però prodotto un topolino che dopo tre mesi non è ancora diventato operativo (nonostante i risultati sbandierati).

Il Coisp, così come altri sindacati, sta dunque chiedendo all'esecutivo di "attivarsi urgentemente per far arrivare nelle tasche dei Poliziotti gli incrementi stipendiali e gli arretrati". All fine, però, è probabile che Gentiloni ormai possa fare davvero poco. Il suo mandato è più che scaduto e, dichiarazioni sulla Siria a parte, sembra ormai scomparso dall'orizzonte pubblico. L'auspicio di Pianese, dunque, è che Lega, Cinque Stelle e gli altri partiti candidati a guidare il Paese "arrivino ad una intesa per finalizzare un nuovo Governo che - per quanto riguarda l' aspetto normativo ed economico del rapporto di lavoro con lo Stato di coloro che ogni giorno ri schiano la propria vita per salvaguardare quella degli al trie le Istituzioni democratiche di questo Paese - si auspica voglia dare dimostrazione di totale cambio di direzione rispetto a quanto fatto dagli ultimi governi a guida Partito Democratico". Più chiaro di così..

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