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Ma il "mostro" Diabaté fa paura con le doppiette

L'attaccante del Benevento sta sfruttando la grande occasione: in campionato segna ogni 41'

Ma il "mostro" Diabaté fa paura con le doppiette

La vita, per quanto dura può essere, regala sempre una nuova occasione di riscatto. Bisogna semplicemente essere bravi a coglierla e a sfruttarla. E Cheick Diabaté, il gigante buono del Benevento, lo sta facendo come meglio non potrebbe.

Crescere in Africa (è nato a Bamako, in Mali, nel 1989), è spesso difficile, ma per Cheick lo è stato anche di più, con un'infanzia piena di tragedie. A 13 anni perse la madre, pochi mesi dopo il suo migliore amico in un incidente: «Stavamo giocando insieme a biliardino, mi ha detto vado a mangiare, ci vediamo dopo. Non è più tornato». Qualche anno dopo anche il papà e il fratello morirono davanti ai suoi occhi per una grave malattia.

Per Diabaté, quindi, il calcio è salvezza, è forse l'unica cosa che gli ha permesso di capire che la vita non è solo dolore. A Benevento è arrivato lo scorso gennaio, in prestito con diritto di riscatto dai turchi dell'Osmanlispor (dove si era infortunato gravemente in estate). Dopo qualche mese di ambientamento, il maliano è diventato protagonista e nell'ultimo turno, mentre i big si sono presi una giornata di assenza non giustificata, Diabaté si è preso invece la copertina, segnando due gol al Sassuolo e regalando così il primo storico punto in trasferta in Serie A al Benevento.

Per Diabaté si è trattata della terza doppietta consecutiva, per un bottino di 7 reti in campionato e una media impressionante di un gol ogni 41'. Inoltre, con la doppietta di Reggio Emilia, l'attaccante del Benevento ha abbattuto un record che resisteva da quasi diciassette anni. L'ultimo giocatore a realizzare tre marcature multiple in tre presenze consecutive in Serie A prima di Diabatè, infatti, fu Dario Hubner nell'ottobre 2001. L'attaccante del Benevento è uno che comunque il gol ce l'ha nel sangue. Lo dicono i numeri e lo dice la sua carriera, a tal punto che qualche anno fa veniva considerato uno degli attaccanti africani più promettenti.

In Francia, dove lo chiamavano le Monstre, lo conoscono bene: dal 2010 al 2016 ha giocato nel Bordeaux, segnando 50 gol in 127 presenze in Ligue 1, con un totale di 66 reti, tra cui le due che diedero ai girondini la Coppa di Francia. Anche al Metz, tra gennaio e giugno del 2017, Diabaté ebbe un impatto in stile Benevento: 14 presenze, 8 gol e salvezza miracolosa.

Cheick, a prescindere da come finirà la stagione la squadra di De Zerbi, ha già vinto.

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