Economia

La Borsa anticipa i conti di Fca: +3,7%

Analisti positivi sul trimestre grazie al volano Jeep. Scatta anche Ferrari (+1,6%)

La Borsa anticipa i conti di Fca: +3,7%

Pierluigi Bonora

Dopo le assemblee degli azionisti, il mercato guarda ai conti del primo trimestre 2018. I riflettori restano puntati su Fca e Ferrari, che si apprestano a varare i rispettivi futuri piani di sviluppo: il Lingotto l'1 giugno, a Balocco (Vercelli), e il Cavallino rampante in autunno. Denominatore comune è Sergio Marchionne con la differenza, però, che mentre nel primo caso sarà il suo successore a portare avanti la strategia al 2022, per Maranello toccherà allo stesso presidente e ad occuparsi del nuovo corso.

Il 26 aprile Fca comunicherà i risultati del primo trimestre, il 3 maggio toccherà a Ferrari. Le due Case automobilistiche vedono i titoli salire in Borsa: +3,70% il Lingotto (19,58 euro e massimo della giornata a 19,90), +1,66% la «Rossa» (100,60 euro). Bene anche la holding Exor, guidata da John Elkann: +2,64% a 60,74 euro. Nel consenso diffuso da Bloomberg (su cui ha espresso qualche perplessità Mediobanca Securities in quanto l'agenzia Usa avrebbe raccolto le stime di un ridotto numero di analisti), i ricavi Fca sono indicati a 27,9 miliardi, mentre l'ebit è visto a 1,77 miliardi e il reddito netto adjusted a oltre 1,1 miliardi. Dati in crescita sull'anno precedente. Da parte sua, Mediobanca conferma la raccomandazione outperform e il target price di 22 euro, con la precisazione che sarà Jeep a guidare la crescita dei margini. Sul debito netto di Fca gli analisti prevedono un leggero aumento a 2,57 miliardi da 2,39 del 31 dicembre 2017.

Su Ferrari interviene Goldman Sachs che vede, per il primo trimestre, un ebit oltre le attese: 200 milioni rispetto ai 188 milioni del consenso di Bloomberg. Per tutto il 2018 lo stesso margine operativo netto è stimato in area 827 milioni, con le consegne di auto sopra il muro delle 9mila unità. Goldman alza poi il prezzo obiettivo di Ferrari da 118 a 119 euro con giudizio neutral. Per Fca, intanto, il mercato latino americano, in passato punto di forza del Lingotto, è visto in ripresa con la prospettiva di margini positivi. Nel trimestre sarà comunque sempre l'area Nafta, grazie a Jeep, a dare soddisfazioni all'ad Marchionne.

Ma è sulla modalità dello scorporo di Magneti Marelli, i tempi di realizzazione del polo premium Alfa Romeo-Maserati, i nuovi prodotti e la loro dislocazione negli impianti del gruppo, insieme a possibili novità nella cooperazione con altri partner, che l'attenzione del mercato è concentrata. Se ne saprà di più all'Investor Day dell'1 giugno, mentre sarebbero prive di fondamento le voci su un'eventuale cessione del marchio Lancia, ormai prettamente italiano.

Sindacati e istituzioni, però, non sembrano voler aspettare e sollecitano Fca a fare chiarezza, fin da ora, sui programmi produttivi. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, chiede «certezze manifatturiere sulla tenuta di Mirafiori e certezze sugli investimenti in nuovi prodotti».

«Proprio la Regione - precisa - ha investito qualche decina di milioni in un accordo per sviluppare tecnologie ibride ed elettriche».

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