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Colletti (M5S): "Piuttosto che votare fiducia con Fi mi taglio una mano"

Il deputato M5S Andrea Colletti chiude a ogni ipotesi di accordo: "Visto che abbiamo sempre lottato e criticato Berlusconi, è sinceramente impossibile e piuttosto che votare la fiducia mi taglierei la mano"

Colletti (M5S): "Piuttosto che votare fiducia con Fi mi taglio una mano"

Uno "spiegone generale", quattro opzioni e un'ennesima offesa nei confronti di Forza Italia e di Silvio Berlusconi da parte di un altro esponente del M5S. Stavolta si tratta del deputato Andrea Colletti che, su Facebook, scartata l'ipotesi di un ritorno al voto, scrive: "Visto che abbiamo sempre lottato e criticato un personaggio vergognoso come Berlusconi, per i suoi conflitti di interesse, per i suoi reati, per i suoi compagni di partito (remember Previti e Dell'Utri eroi?) è sinceramente impossibile e piuttosto che votare la fiducia mi taglierei la mano".

La terza opzione è un accordo di programma con la Lega Nord che, però, non rompe con Berlusconi."Perchè non lo fa? Forse ci sono dietro questioni di soldi e di finanziamento tra Berlusconi e la Lega come nel passato? Forse hanno paura di perdere poi le Regioni da loro governate? Per spirito di coalizione? Diciamo subito che le ultime due sono 'frescaccè", attacca Colletti che, poi, si chiede: "Perché mai Berlusconi poteva fare accordi con il Pd e la Lega no? E se fosse per 'lealtà' perchè Salvini un anno fa diceva: con Berlusconi mai?".

La opzione è quella di "fare un accordo programmatico con il Pd" che però, vuole restare sull'Aventino. "Ricordiamo, che Renzi controlla almeno il 40% dei propri parlamentari. Chiederà scusa Renzi per tutte le stupidaggini fatte in questa legislatura? Ho i miei dubbi", scrive ancora il grillino. L'ultima ipotesi è quella del governo 'del presidente'. "Ipotesi difficilissima perché qualunque governo si basa su una maggioranza politica. E, a questo punto, meglio prendersi direttamente le proprie responsabilità".

"Ce lo vedete il M5S dare la fiducia a un esterno come Cassese, tipico esempio di baronia universitaria e incroci dell'alta politica a cui, magari, ha fatto anche fare carriera all'interno delle università e del mondo delle consulenze? Molto complicato", osserva Colletti che aspetta "le decisioni di Mattarella".

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