Salute

Dimmi che tipo sei e ti dirò come stare al sole

È importante sapere a quale categoria appartiene la nostra pelle e controllare i nei: il dermatologo ci evita grossi guai

Marco Palma

Sono sempre di più quelli che la vogliono: ma quasi tutti arrivano impreparati a riceverla. Il sole di primavera dovrebbe essere quello che prepara la nostra pelle all'abbronzatura dei mesi estivi: ma bisogna adeguatamente proteggerla. «Invece ai primi soli di primavera le persone corrono verso il mare, i monti i parchi o il terrazzo di casa e si espongono al sole senza criterio e senza protezione. E lì cominciano i guai anche molto seri per la nostra pelle» dice a Il Giornale il professor Santo Raffaele Mercuri Direttore della Dermatologia e Cosmetologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano.

Preparare la nostra pelle «vuol dire prendere tutte quelle precauzioni che possano essere non solo utili, ma efficaci all'epidermide e non dannose». Quali? «Andare anzitutto dal dermatologo, sottoporsi ad una visita accurata non solo del viso ma anche del dorso, della schiena per valutare il tipo di pelle che andremo poi a proteggere». Visita tanto più necessaria se per caso abbiamo dei nevi, o nei, che non posso sopportare una esposizione solare prolungata senza che la pelle sia adeguatamente protetta.

SOTTO CONTROLLO

Inizia allora un percorso dermatologico che solo i grandi ospedali, gli Istituti accreditati a livello europeo hanno per questo tipo di esigenze. Nel caso specifico «un vero e proprio percorso a misura di pelle, come abbiamo qui al San Raffaele, dove la persona si sottopone a visita dermatologica; si individua rapidamente il tipo di pelle, se più o meno fotosensibile, se presenta patologie particolari dettate dalla stagionalità o dalla cronicità; viene effettuata se occorre una mappatura dei nei e solo dopo questo screening si consiglia al paziente una corretta esposizione al sole e un'adeguata protezione». Anzitutto quanto e come iniziare con la prima tintarella? «Se la pelle è stata esposta al sole durante l'inverno, è da valutare immediatamente il suo stato di salute: potrebbe aver subito uno stress, una prolungata esposizione ai raggi ultravioletti, potrebbero essere stati usati dei prodotti non adeguati o, peggio, decisamente scadenti che hanno finito per provocare più danni che benefici sottolinea il dott. Gianfranco Righetti dermatologo dell'Università Torvergata di Roma e prima di tornare alla tintarella primaverile e poi pensare a quella estiva bisognerà riportarla a tre situazioni fondamentali: idratazione, elasticità, apporto di sostanze nutrienti come gli oligoelementi e le vitamine».

In situazione di normalità «l'esposizione al primo sole primaverile, specie se in montagna, non deve avvenire nelle ore più calde: una fascia 1215 sarebbe da evitare, così come è da evitare una completa esposizione senza interruzione. Non dimentichiamo che in primavera i danni alla nostra pelle da sole non guariscono immediatamente ed avremo ripercussioni anche in estate». Con i bambini come ci si deve comportare? «Il sole è benefico per tutti e dunque anche per i bambini che non devono però prenderlo direttamente fino a due anni aggiunge il prof. Modesto Mendicini dell'Università La Sapienza di Roma contenenti una protezione molto alta. Una scottatura presa da un neonato o un bambino in tenera età provoca gravi problemi epidermici».

I PRODOTTI

Ma quali sono i prodotti da usare? «La pelle è forse il primo paradosso del corpo umano: delicata, sensibile ma nello stesso tempo resistente e altamente protettiva: va nutrita e pulita ogni giorno; se poi la si sottopone ad una esposizione dei raggi solari allora va protetta con specifici cosmetici su indicazione degli specialisti, dermatologi e cosmetologi afferma la make-up artist Camilla Cantini nei suoi corsi universitari a Torvergata di Roma e a Firenze i soli che dobbiamo ascoltare. Vieto il fai da te, le misture proposte dal vicino, dall'amica, da internet. Il cosmetico per una esposizione solare deve essere di marca, sicuro, testato, validato scientificamente, adatto a quel tipo di pelle, contenente sostanze ricche di elementi nutrienti. Vietato l'acquisto sulle bancarelle cinesi che promettono l'impossibile a qualche euro».

Il sole «fa bene alla nostra pelle, alle ossa, alla nostra salute in generale dice ancora Santo Raffaele Mercuri per questo dobbiamo esporci gradualmente, nutrire la pelle con prodotti adeguati dopo visita dermatologica se si hanno pelle sensibili o malattie epidermiche e proteggerla dai raggi ultravioletti con creme solari scientifiche ad alta protezione. Non dobbiamo immediatamente esporci al sole per ore, usare misture dannose, addirittura dirigere i raggi solari con specchi o pellicole riflettenti sul viso, oltre a quelli che già arrivano direttamente dal sole. E se la nostra pelle ha subito scottature solari andare subito dal dermatologo senza curarsi da soli.

Ne vale della nostra salute».

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