Cronache

Il raid degli alunni con il casco. Altri video choc: "Le piace il p..?"

Nel filmato all'Istituto tecnico Carrara di Lucca altre immagini choc: il professore aggredito con un casco. L'alunno: "Le faccio rapporto"

Il raid degli alunni con il casco. Altri video choc: "Le piace il p..?"

Il film completo era più lungo di quello emerso ieri sui social network e diventato in poco tempo un caso nazionale. Almeno un minuto di ordinaria follia. A puntate. Istituto Tecnico Carrara di Lucca. Il docente, inerme, è seduto alla cattedra in balia di tre alunni. In piedi, fanno ciò che vogliono durante l'ora di lezione: bestemmiano, gridano, insultano. "Ora le faccio rapporto, datemi una penna", sghignazza uno dei bulli ribaltando il ruolo professore-studente.

Una parte di questa storia l'avevamo già raccontata ieri. L'alunno che grida "non mi faccia incazzare" al insegnante, imponendogli di mettere "sei" invece dell'insufficienza. E poi quell'irriverente "si inginocchi" diventato ormai un tormentone. Ma non è tutto. Perché pian piano di filmati ne sono emersi altri.

Gli studenti a tartassare il prof sono più di uno. Già segnalati al Tribunale dei Minori di Firenze, tre sarebbero stati indagati per violenza privata mentre la posizione di un quarto non è ancora chiara. "Le piace il p...? Lo dica, le piace? Oppure preferisce altro?", domanda irriverente uno dei bulli in uno dei video. Gli insulti si riversano anche sui compagni di classe: "Levati boiler di m..", si sente rivolto ad una ragazza che improvvisamente si alza dal banco. Poi qualcuno dice: "Puzzi di merda, noi puoi stare lì", forse indirizzato ad un compagno.

Le immagini scorrono lasciando di stucco chi osserva. Lo stesso giovane col sogno di far inginocchiare l’insegnante solleva due secchi sulla cattedra e li impila: "Ecco la torre di Pisa, le piace?". In altre immagini un secondo bulletto copre il capo del professore con una giacca. Qualuno, invece, si infila un casco integrale della moto e simula di colpire a testate il docente che, in teoria, dovrebbe essere figura istituzionale da rispettare.

I fatti risalgono a mercoledì scorso. L'insegnante, ancora scosso, non ha rilasciato interviste ai giornalisti se non una laconica dichiarazione, riportata dalla Nazione: "Sono molto dispiaciuto da questa situazione.

In ogni modo continuo ad andare a scuola, è il mio lavoro".

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