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Pd, Martina resta attendista Ma i renziani frenano

Il segretario dem resta in attesa di una chiamata, ma l'area vicina all'ex premier non ci sta: "Noi e M5S agli antipodi"

Il nuovo ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina
Il nuovo ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina

Tra i dem c'è un po' di malumore per l'apertura al Pd del M5S. Ma il segretario reggente resta alla finestra, in attesa di una chiamata (e di una poltrona).

"Anche in queste ore, in questi giorni, abbiamo sempre fatto passaggi di responsabilità", dice Maurizio Martina a Tutti candidati, "Faccio notare che siamo gli unici a essere saliti al Quirinale con delle proposte concrete. Ancora ieri abbiamo proposto tre precisi punti programmatici, concreti che faremo vivere nell'attività parlamentare a partire dalle prossime ore: lavoro, lotta alla povertà, assegno universale per le famiglie con figli . Così il Pd può fare bene il suo mestiere per l'Italia".

Se la Casellati fallisse nel suo mandato esplorativo, del resto, l'ipotesi più probabile è quella che vede Roberto Fico chiamato a verificare la possibilità di un governo M5S-Pd. Proprio quello che si augurava questa mattina il capogruppo grillino Danilo Toninelli.

Ma questa eventualità non va proprio giù soprattutto ai renziani, trincerati dietro una voglia di opposizione a ogni costo. "Caro Danilo Toninelli non siamo la ruota di scorta di nessuno, nemmeno delle mancate vostre intese con la Lega", accusa su Twitter il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, "Non è sufficiente sbianchettare il programma elettorale per farci dimenticare che per anni avete considerato le riforme del Pd il male assoluto".

E per Roberto Giachetti "Pd e M5S sono agli antipodi": "Penso al reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione: metodi distanti tra loro come il polo nord e il polo sud", ha detto a Radio Anch'io il deputato dem, "Da un lato assistenzialismo e dall'altro un aiuto a chi vive una soluzione complicata. Ma si potrebbe parlare anche delle posizioni sulla legge Fornero, sulla sicurezza, sullo ius soli. Le differenze tra noi e M5S sono molto più accentuate rispetto invece a una convergenza tra loro e la Lega. I 5S cambiano posizione sulle questioni di volta in volta a seconda della convenienza.

È affidabile un partito che si comporta in questo modo? Io penso di no".

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