Cronaca locale

Alla Scala arrivano i corsari: danza kolossal tratta da Byron

Da oggi a metà maggio «Le corsaire», tra rapimenti e assalti. Oltre cento artisti in scena tra solisti e allievi

Alla Scala arrivano i corsari: danza kolossal tratta da Byron

Piera Anna Franini

Largo ai ballerini. Quando va in scena un balletto, il palcoscenico della Scala si libera per dare spazio alle danze. Ma questa volta sarà attraversato da un veliero monumentale. Perché da oggi al 17 maggio è tempo di Le Corsaire. È il balletto tratto dall'omonima novella in versi di Lord Byron. Per la verità il soggetto subì vari «taglia e cuci», poi farcito con fragorosi nuovi colpi di scena, uno su tutti: nel finale la barca si inabissa, ma il tremendo corsaro e la sua amata si salveranno miracolosamente. La trama è piuttosto farraginosa, ma ideale per scatenare le energie di un corpo di ballo. Si danza su musiche di Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo e Peter von Oldenburg, con Patrick Fournillier alla guida dell'orchestra. Tutto ruota attorno alle vicende del pirata Conrad e alla sua passione, corrisposta, per Medora. Scorrono storie di assalti, rapimenti, traversate di mare burrascose, tratta di schiave, incontri-scontri con pascià, tradimenti. Una serie di eventi politicamente scorretti, ma che fra esotismi e fascino d'antico (pur scabroso) diventano gli ingredienti succulenti di questo spettacolo che avrà scene e costumi di Luisa Spinatelli. La coreografia è di Anna-Marie Holmes che la riprende da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev. La produzione è nuova di zecca, mentre la coreografia venne tenuta a battesimo vent'anni fa e poi rielaborata per diverse compagnie dalla stessa Holmes. Che confessa: «Se non avete mai visto un balletto è questo il balletto da vedere, è così speciale, ricco di momenti di grande bravura per gli artisti, forse più di ogni altro balletto». Questo debutto scaligero verrà ripreso dalla Rai e trasmesso il 16 maggio in diretta nei cinema del circuito «All'Opera» in Italia e all'estero e in differita televisiva (non si sa ancora quando) su Rai 5.

L'allestimento ciclopico coinvolge oltre cento artisti impegnati in questa nuova produzione. Vedremo l'intero corpo di ballo, i solisti, i primi ballerini, sedici allievi della scuola di ballo dell'Accademia Teatro alla Scala. Nei ruoli principali per l'inaugurazione, Nicoletta Manni (Medora), Martina Arduino (Gulnare), Timofej Andrijashenko (Conrad), Marco Agostino (Lankendem), Antonino Sutera (Birbanto).

Le avventure di Conrad si mescolano alle imprese condotte nei laboratori dell'ex-Ansaldo per comporre queste mastodontiche scene, che tra l'altro si sommano alle scene kolossal di Francesca da Rimini e Don Pasquale (opere in contemporanea nel calendario d'aprile). Le scene sono interamente dipinte e moltiplicate per i cinque cambi. Svetta ovviamente la nave che sopraggiungerà con rullio e beccheggio da vero veliero pirata. Sono 180 i costumi, e in barba al «less is more» di icone della moda e del design, sono riccamente elaborati.

L'obiettivo è uno: ricreare l'atmosfera di un Medioriente fantastico.

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