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È della Rossa il miglior compromesso aerodinamico

È della Rossa il miglior compromesso aerodinamico

Ancora una volta, dopo le similitudini da lungo rettifilo avute in Barhain e in Cina, la Ferrari è riuscita a proporre il miglior compromesso aerodinamico tra la configurazione a grande deportanza (e conseguente resistenza all'avanzamento), da usare nel settore misto, a fronte di una superba efficienza, da sfruttare nel conseguimento delle più elevate velocità di punta. Ma questa volta è stata sensibilmente avvicinata dalla British-Mercedes, con lo 0,18 % di distacco dalla pole, e dalla Rbr, distanziata dello 0,41%. In una gara, come questo Gp dell'Azerbaijan, che presenta maggiori incognite tecniche e strategiche, rendendo più serrati i confronti. Infatti, la prospettiva di poter prendere la partenza con le Super-Soft, in luogo delle Ultra-Soft (passaggio in Q2), può rappresentare l'arma strategica risolutiva, per una possibile resa chilometrica con un solo cambio-gomme. E, in attesa delle scelte definitive, giova rammentare che la Mercedes d'Inghilterra, avvantaggiata in prova a Melbourne, ma superata in corsa, è rimasta allo 0,19% dalla Ferrari a Sakhir, per scivolare allo 0,58 % a Shanghai.

I tecnici di Maranello, nonostante la buona riuscita aerodinamica, hanno puntato a rapporti di trasmissione un po' più corti del solito, con i 309,4 km/h di Vettel nel punto di Speed-trap, a inizio rettifilo, contro i 318 km/h di Hamilton e i 316,6 di Ricciardo in S3 o linea di partenza/arrivo. E sono una decina di chilometri orari in meno dall'anno scorso. Però, la velocità top non è più di 356,3 km/h, come riuscì alla Rbr nel 2017, ma di 341,8 km/h per Ricciardo, di 336,7 per Hamilton e solo di 328,3 per Vettel. È stata globalmente rivoluzionata l'impostazione, come si spiega anche dai tempi sul giro, che sono rimasti di circa un secondo più alti, complice le condizioni ambientali.

In definitiva, una battaglia dalle nuove tinte, tutta da scoprire, a cominciare dalle strategie.

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