Cultura e Spettacoli

"Canto Lucio Dalla live. Poi lo celebro in tv con Biondi e la Vanoni"

Il tour parte domani da Milano. A Verona l'evento con tanti ospiti che andrà su Canale 5

"Canto Lucio Dalla live. Poi lo celebro in tv con Biondi e la Vanoni"

Dopotutto, è difficile che qualcuno meglio di Ron possa cantare, spiegare, ricordare Lucio Dalla. Non a caso, il brano Almeno pensami, un inedito di Dalla presentato da Ron all'ultimo Festival di Sanremo, è stato fino alla fine tra i candidati alla vittoria e sarà uno dei punti centrali dei concerti che Ron inizierà domenica 6 maggio al Teatro Dal Verme di Milano. Poi lunedì sarà all'Auditorium Parco della Musica di Roma e nei prossimi mesi in giro per l'Italia dal Veneto alla Sardegna.

«Sarà uno spettacolo molto vicino all'anima del disco Lucio!, che raccoglie le mie versioni di alcuni dei suoi grandi successi, e avrà un taglio molto teatrale», spiega lui, sempre pacatissimo ma entusiasta quando inizia una nuova avventura. «Già all'Ariston avevo sentito una bella vibrazione e un grande riscontro dal pubblico di casa» dice prima di annunciare un evento pieno di sorprese.

Quest'anno Lucio Dalla avrebbe compiuto 75 anni.

«E anche per questo il 2 giugno al Festival della Bellezza di Verona faremo un concerto speciale che poi diventerà una prima serata su Canale 5. Un evento con le sue canzoni e alcuni degli artisti centrali o comunque importanti nella sua vita come Ornella Vanoni, Mario Biondi, Gaetano Curreri degli Stadio. Ma l'elenco finale sarà molto più lungo».

Come mai ha deciso di fare un disco e poi un tour con i brani di Dalla?

«Perché si sente la sua mancanza e credo faccia bene anche a Lucio che il suo nome continui a girare nell'aria».

Questo tipo di iniziative ha sempre il rischio di essere retorico.

«In questo spettacolo saremo tutto tranne che retorici. Ogni brano sarà arricchito da interazioni con il ledwall, ci saranno foto esclusive di Lucio e filmati in bianco e nero di quando lui stava diventando quello che tutti conosciamo. Materiale degli anni '60 e '70, spesso mai visto o visto poco. Ho persino scelto due cartoon per accompagnare la musica».

Ad esempio?

«Su Attenti al Lupo arriva un cartone animato girato nel 1929, qualcosa di davvero divertente e sorprendente».

E lei?

«Io canto».

E basta?

«Non voglio recitare. Ma ogni tanto scenderà dall'alto un diario del quale leggerò alcune pagine».

Argomento?

«Niente di retorico o apologetico. Sono episodi divertenti su Lucio o momenti della sua vita. Il resto dello spettacolo sarà comunque incentrato sulla musica, ovviamente. E io avrò con me i tre musicisti che hanno registrato il disco, ossia Elio Rivagli alla batteria, Roberto Gallinelli al basso e Giuseppe Barbera al pianoforte, ai quali ho voluto aggiungere un chitarrista e una violoncellista, la brava Giovanna Famulari».

Obiettivo

«Tenere alta e viva la memoria di Lucio. Non certo sfruttare la sua immagine, non mi interessa proprio. Anzi, posso dirle?».

Prego?

«Bisognerebbe fare più spesso cose del genere per grandi artisti che ci hanno lasciato. Bisogna farlo soprattutto per i giovani, che devono conoscere le nostre radici anche per poter eventualmente scrivere di musica».

Oggi il flusso continuo del web sembra aver azzerato il passato.

«Ma dal passato spesso arrivano stimoli per il futuro. È importante per chi fa musica, ad esempio, conoscere i meccanismi che hanno spinto i cantautori storici a scrivere canzoni, conoscere la situazione degli anni di piombo, rintracciare le coordinate di una società che oggi non c'è più. Oggi i social vaporizzano tutto dopo pochissimo tempo, ma ai social si dà una importanza enorme.

Perciò è importante ricordare da dove veniamo, specialmente per i ragazzi che si mettono in gioco oggi».

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