Economia

Tim, Elliott-Vivendi giocano la tregua

Genish diventa ad e Conti presidente. Ma ora la sfida è lo scorporo della rete

Tim, Elliott-Vivendi giocano la tregua

Telecom Italia è salita ieri in Borsa dello 0,87%, a 86 centesimi di euro, nel giorno del primo cda del nuovo corso, partito con la vittoria del fondo attivista Elliott nell'assemblea dei soci di venerdì scorso.

Come da copione il primo passo è stata la nomina (all'unanimità, ma i diretti interessati si sono astenuti per non auto-votarsi) di Amos Genish alla carica di ad e di Fulvio Conti come presidente, senza deleghe. Queste ultime restano infatti a Genish, tranne però quelle per la Sicurezza e per Sparkle, che devono essere assegnate a un manager italiano: sono state affidate - in via temporanea in attesa dell'assetto finale della materia - al responsabile della security di Tim Stefano Grassi, esterno al cda. Confermato poi il cfo Piergiorgio Peluso.

Tutti presenti i nuovi consiglieri compreso Arnauld de Puyfontaine, ad di Vivendi e presidente uscente della società di tlc italiana. Ora Vivendi con il 23,9%, ha soli 5 rappresentanti in consiglio mentre gli altri 10 posti sono andati a Elliott. Ora però arriva la parte più difficile per Genish, ossia la gestione. La sfida principale è lo scorporo della rete che sarà separata dopo che l'Agcom avrà fatto chiarezza sulla regolamentazione che la riguarda. Telecom diventerà così una società di servizi, concentrata sulla vendita di connettività fissa e mobile e contenuti.

Nella prima fase dello scorporo, comunque, manterrà il pieno controllo sulla rete che poi potrebbe, secondo le intenzioni di Elliott, essere quotata in Borsa. In quel frangente dovrebbe essere fatta anche l'attesa operazione di fusione con Open Fiber, la rete che Enel si sta apprestando a realizzare e che ha nell'azionariato anche Cdp. Ossia la Cassa Depositi e Prestiti che con il suo 4,7% di Telecom è stata essenziale per la vittoria di Elliott contro il gruppo di Vincent Bolloré (25% circa).

Tra gli altri punti che Elliott aveva messo in agenda per la creazione di valore in Telecom c'è il ritorno al dividendo, ma solo dopo che le condizioni di debito del gruppo saranno migliorate, e la conversione delle azioni di risparmio. Gli analisti di Deutsche Bank hanno promosso i titoli Telecom a «buy», «comperare», con prezzo obiettivo a 1,29 euro. Secondo gli esperti della banca tedesca Genish rimarrà alla guida di Telecom, ma solamente se verranno rispettate le sue indicazioni e il suo piano. Un'ipotesi possibile, secondo Deutsche Bank, anche perché Elliott deve comunque sempre fare i conti con il fatto che Vivendi, in assemblea, con la sua quota societaria di Telecom, ha la forza per bloccare qualsiasi operazione straordinaria, come la conversione delle risparmio o la separazione della rete.

Il gruppo transalpino controlla infatti un terzo dell'assemblea. Ieri Vivendi si è complimentata con Genish per la nomina e ha tenuto a ribadire che «vigilerà attentamente affinchè il piano venga implementato nella sua integrità e in tutta la sua coerenza». Ribadendo anche che è sua intenzione rimanere azionista della società nel lungo termine. Deutsche Bank, infine, ricorda che l'assemblea di venerdì scorso ha fatto decadere il controllo de facto di Vivendi su Telecom. E dunque vengono sciolti alcuni nodi legati al golden power e alla cessione di Persidera, a questo punto non più necessaria.

Quanto alla Borsa da gennaio Telecom è salita del 16% e può beneficiare di ulteriori acquisti da parte di Elliott e Cdp, che in prospettiva potrebbero incrementare le quote, per avvicinarsi al peso azionario di Bolloré.

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