Sgarbi quotidiani

Buoni a nulla, incapaci di tutto

Nel giorno in cui cede il passo a Salvini per un governo con i Cinque stelle, nessuno, neanche da sinistra, ricorda le simpatie fasciste dichiarate di Di Maio, Di Battista e dei loro familiari

Buoni a nulla, incapaci di tutto

Si rimprovera qualunque cosa a Berlusconi. Travaglio lo insulta ignobilmente sul Fatto. Nel giorno in cui cede il passo a Salvini per un governo con i Cinque stelle, nessuno, neanche da sinistra, ricorda le simpatie fasciste dichiarate di Di Maio, Di Battista e dei loro familiari. Il padre di Di Maio, con solide amicizie nel centrodestra napoletano, ha tentato invano in passato di entrare nel consiglio comunale di Pomigliano. Il padre di Di Battista all'università militava nel Fuan Caravella, nel 2000 si candidò con il Fronte nazionale, ultrafascista. A Mirabello lo ricordano con il fascio littorio sul distintivo. Casualità? Berlusconi aveva manifestato, con straordinaria puntualità storica, le sue preoccupazioni sulla natura antidemocratica del M5s.

Uomini senza qualità. Buoni a nulla, incapaci di tutto. Convinti di una loro diversità ontologica, genetica: «Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico... Noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile... noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo». Sembrano parole di Di Maio indirizzate a Forza Italia e al Pd.

Sono invece parole di Hitler del 1933. Auguri!

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