Ecco il "manuale" per i migranti: "Insegno come tornare in Africa"

Karounga Camara, senegalese, dopo sette anni vissuti a Milano ha deciso di tornare a casa. E ora, contrariamente a quanti si potrebbe pensare, vorrebbe spiegare (con il suo libro "Osare il ritorno") agli altri migranti che tornare nel proprio paese è possibile. E forse è pure la scelta giusta.

Nel 2015 Camara ha lasciato l'Italia ed è rientrato in Senegal per fondare la startup "Senita Food", un'azienda di semilavorati panettieri e pasticceri. Fino a tre anni fa lavorava come custode in una foresteria universitaria con una paga (a tempo indeterminato) da 1.500 euro. La morte della madre e l'impossibilità di tornare a casa per il funerale gli ha fatto però capire che "la maggior parte degli immigrati qui stava male, non aveva senso tornare". E così in quattro anni ha maturato l'idea di tornare in Senegal.

Il suo libro vorrebbe spronare i connazionali a fare lo stesso e a non lasciare l'Africa in cerca di un futuro che appare solo migiore (ma non è detto che lo sia). "Per farcela in Africa bisogna essere creativi e motivati, dobbiamo smettere di essere negativi", dice l'autore al Corriere. E soprattutto bisogna superare la propaganda dei trafficanti di uomini, che continuano a presentare l'Occidente come una Eldorado anche se il vento e cambiato e ora sono più muri che le opportunità.

Per questo Camara ha anche dato vita ad una associazione che mette in contatto espatriati senegalesi già rientrai a casa e quelli che vorrebbero tornare in Africa per investire.

Inoltre "tiene corsi di formazione a imprenditori locali per conto della Camera di commercio di Thiès", spiega il quotidiano di via Solferino.